e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

sabato 28 settembre 2013

Scolmatore del Fereggiano: quando le Grandi Opere passano sottotono


Probabilmente potrebbe essere l'unico vero intervento milionario, negli orizzonti più ottimisti, di questa Amministrazione. 

Una valanga di milioni di euro, scavi esagerati a 70 metri sotto le colline tutti a ruspa ed escavatore, mobilitando grossi camion, grandi chiatte e soprattutto la Provvidenza.
Ma passa nella Città perlopiu sottotono, con poca emozione, forse non essendo visibile ed impattante come altri più noti, pare modesto. 
In realtà di uno Scolmatore del Bisagno si iniziò a parlare già nel 1914, poi la guerra....
Ed è magari anche su questo "mito" che si crea la confusione che alla fine può portare un consenso dovuto xlo+ al'esasperazione: per molti si sta discutendo ora dell'Opera prevista dal piano di bacino. Invece no, questa è un'altra cosa: un'intervento diverso nell'origine del finanziamento, nei costi e negli risultati. E soprattutto nella reale effettiva utilità.
Si tratta in realtà di un mini.scolmatore che ha modesti obbiettivi ed enormi costi, a parere di alcuni.

Va dato merito alla Commissione Comunale II e al Presidente Antonio Bruno del tentativo di capire se realmente sia questa la direzione da intraprendere.

Così ho assistito dai banchi dell'Aula alla discussione, come esperto del territorio per FdS-PRC, in questa seconda Commissione dedicata alla questione.

Illustrato a grandi linee il progetto x l'intervento che nostro malgrado l'Amministrazione vuole realizzare, un ingegnere specifica esattamente qual'è l'obbiettivo di un opera che costerebbe almeno 45 mln di euro:

permettere alla piena del Fereggiano di superare la strozzatura a LargoMerlo (creata dalla recente e costosa "messa in sicurezza" della Regione: 14mln) e di venir accolta nell bassa e stretta "copertura" sotto Via Fereggiano e di Via Monticelli (dove il torrente viene costretto a correre in 3mt d'alveo contro la decina liberi e disponibili e dove decenni di detriti sono accumulati).

In Commissione Comunale qualche domanda tecnica e molti dubbi sulla questione economica han fatto si che a giorni si esegua un sopralluogo da parte dei Consiglieri per chiarirsi le idee. Nella speranza che questo avvenga anche sui siti dove il mini scolmatore ha origine, cosa che dovrebbe rendere evidente la inutilità dell'intervento rispetto alla sorte di gran parte della valle.

Un'intervento di Agostini ha sottolineato quanto sia relativo il conto economico dell'impresa che il Comune si accinge a finanziare, domandandosi quali responsabilità vadano poi considerate a fronte di probabili criticità in corso d'opera e successiva impennata dei costi. Dai banchi qualcuno si sente "offeso"....
Qualcuno dal centrosnx ha ribadito che politicamente l'opera è da sostenere, che è un obbiettivo raggiunto, mi pare dicesse...probabile che anche costui confondesse mini e maxi.
Dal centrodx chiedevano se non fosse il caso di scavar già per un diametro di 9mt, dato che poi diventerebbe (??) da mini a maxi... la risposta è che sarebbe costato di più. 
M5s tenta di dipanare nebbie tecniche ed economiche, evidenziando alcune grosse contraddizioni, trovando risposte un pò parziali.
Cmq pare che nessuno mettesse in dubbio l'opportunità di realizzare davvero questa grandeOpera.

In questa occasione gli Assessori presenti non sono troppo entrati nel merito considerando, giustamente, le questioni poste come contingenti e tecniche, e perlopiu hanno nuovamente rivendicato il "successo" ottenuto a pianoCittà con i 25 mln recuperati e indirizzati alla ValBisagno. Vero, bravi.
(Ma perchè ora dobbiamo buttarli tutti in un inutile buco, indebitando inoltre ancora la Città?!)

Cmq l'Ass Crivello aveva già in sede municipale precisato che il "via" a quest'opera avrebbe creato il presupposto per agire finalmente sull'exmercato di CsoSardegna, solleticando mille interessi... Non si nasconde, come afferma in commissione, almeno a chi vuol vedere.

L'Ass Garrota ha ribadito l'importanza dell'investimento e poco più, aveva in precedenza invece detto che di fatto il "piano di bacino" è lo Scolmatore, che in effetti sarebbe l'ottimizzazione degli interventi previsti nel piano. Ma si tratta dello scolmatore del Bisagno. Altra e differente cosa da quello che ci stanno forzatamente proponendo. Qualcuno forse intuisce.
Ma anche questo aspetto rimane fumoso, deviato dal presupposto che un domani il vero scolmatore possa ripercorrere il tracciato semplicemente allargando i "buco". Motivazione diversa da quel che si era sentito la scorsa convocazione, nella versione in cui questo tubo si sarebbe poi trasformato in una sorta di galleria collaterale. 

Tornando alle "curiosità" pare che la 'presa' iniziale riesca in quota, a metà di Via Pinetti, a scolmare il flusso eccessivo della piena dovuta alle piogge, lasciando che il resto corra al di sotto della copertura senza intoppi. Plausibile. 

Solo che lascerebbe intanto tutta la zona a monte della presa nelle identiche condizioni del 2011, dove la pioggia, apportando acqua e materiale al torrente, lungo i versanti ha provocato l'evacuazione di un condominio e di diversi civici, il crollo di importanti muri e muretti di contenimento, ha distrutto un paio di ponti e ha trasformato le creuse e la strade in pericolose fiumare allagando cantine e pianterreni e trascinando moto e cassonetti (tutto fotografato o filmato).
In quest'area NON è previsto nessun investimento, neanche dal piano di lavori triennale del Comune. Tutto sarebbe tale e quale, comprese le necessarie allerte.
Ma che accadrebbe a sud della presa, dove in teoria il flusso sarebbe dimezzato dal mini-scolma? Si vede dai filmati del 2011 che Largo Merlo è allagato e che le persone si mettono in salvo con difficoltà, è evidente che quell'acqua non fuoriesce dal torrente, che esonda più in basso, all'altezza di via Fereggiano e della copertura insufficente, ma confluisce in piazza scendendo violentemente dai versanti, portata dalle decine di rivi e caditoie che li convergono, oltre che dalle strade che con pendenze ardite si trasformano in altrettante fiumare. Anche dopo l'intervento questa area rimarrebbe nelle condizioni del 2011, non venendo i flussi fuori controllo accolti dallo scolmatore. Inoltre non è detto che questo notevole contributo, una volta raggiunto l'alveo, non riporti i metri cubi al sec convogliati dal torrente al di sopra della capacità di accoglienza della vetusta copertura. riproponendo una situazione analoga al già vissuto.

Davvero l'unico obbiettivo che questo mini-scolma pare destinato a raggiungere sembra essere l'edificazione nell'area dell'ex-mercato grazie ad una "messa in sicurezza" adeguata al caso, ...forse magari con questa operazione possono poi anche permette scavi e park sotterranei... o forse siamo in campagna elettorale... mhà! 



[ E' forse utile ricordare che da anni viene proposta da Associazioni ed Abitanti una pianificazione di interventi lungimirante e realmente risolutiva di diverse criticità. Proposte che FdS e PRC hanno riportato più volte nelle Istituzioni.
Lo stesso obbiettivo di salvaguardia e risanamento lo si coglierebbe con maggior sicurezza allargando e canalizzando l'alveo del torrente da Largo merlo al fiume Bisagno dove il torrente sfocia, utilizzando l'ampio spazio permesso dalla distanza degli edifici, rinnovandone la copertura si otterrebbe anche una migliore viabilità e nuovi spazi. 
Inoltre regimentando razionalmente le decine di rivi e caditoie spesso ostruite, permeabilizzando i versanti asfissiati dall'asfalto e liberando i corsi da ingombri e manufatti, si sanerebbero decine di situazioni pericolose nel bacino del Fereggiano.
Tutto con molto meno di 45mln di euro, probabilmente basterebbero i 25mln conquistati da Genova in pianoCittà.
Ma gli estremisti delle grandiOpere neanche considerano possibile un'alternativa ai loro piani. ]

giuseppe pittaluga
capogruppoPRC
bassaValBisagno

domenica 8 settembre 2013

...intanto AMT va avanti con i tagli.

Le varianti annunciate da AMT in ValBisagno avranno una ricaduta pesante sull'utenza.
Si sommano a quelle già introdotte negli anni (dopo le 20 e 30 è diventato problematico arrivare dal centro città, il collegamento diretto con la Foce è stato da tempo eliminato) e penalizzano pesantemente il nostro quartiere. 
Sugli autobus si sentono i mugugni di persone esasperate che non sanno a chi rivolgersi. 
E gli abbonati si sentono anche truffati perchè hanno pagato in anticipo per un servizio che viene erogato ora solamente in parte (e gli abbonamenti genovesi sono tra i più gravosi).
Senza contare i tagli alle linee collinari, "giustificati" dalla penuria di Bus adatti a quelle tratte.
Il degenerare della gestione aziendale e il ridimensionamento degli obbiettivi sociali sono eclatanti quanto inaccettabili .

PRC bassa ValBisagno