e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

martedì 29 ottobre 2013

Dimissioni da Referente alla Telefonia

Lettera di dimissioni al Consiglio da Referente Municipale per la Telefonia,
ruolo svolto da inizo mandato sino ad agosto 2013

Vi rendo note le motivazioni per cui mi vedo oggi costretto a lasciare il ruolo di "referente per la telefonia" affidatomi ad inizio mandato dal Consiglio di Municipio, ruolo da me ricoperto sin'ora con il massimo impegno e disponibilità, come del resto testimoniano l'interfaccia avuto con gli Enti preposti, con ARPAL, con l'Assessore competente e, non ultimo, con i cittadini interessati o coinvolti nelle questioni inerenti.

I motivi politici sono esplicitati nella lettera di dimissioni, ovvero l'assoluta non incisività, o meglio l'impossibilità di incidere qualitativamente sull'esistente o sullo sviluppo. Andando nel particolare questo è certamente dovuto al sistema in atto che limita gli strumenti a disposizione del "referente" e del Decentramento, ma nel mio caso la scarsa conoscenza del settore va ad inficiare anche quel poco che sarebbe forse possibile.

Da qui l'opportunità di cedere questo ruolo ad altri, anche senza valutare gli equilibri politici, mi è parsa giocoforza.
Nondimeno sussistono motivi personali... vero che essendo "in mobilità" dal lavoro avrei tempo a disposizione, purtroppo però gli incontri del settore avvengono sempre in orario mattutino o serale (esiste una polemica interna sull'opportunità di modificarne l'orario), momenti in cui la mia attività volontaria e gratuita di Assistenza alla Persona mi vede impegnato in questa.

Essendo il ruolo di Referente cos' come quello di Vicepresidente o gli interventi a cui partecipiamo come Maggioranza, attività politiche svolte gratuitamente credo che sia comprensibile che chi è già in una situazione lavorativa di precarietà debba rinunciare a parte di queste, senza per questo dover abdicare al ruolo consegnato dal mandato elettorale, espletato in diverse altre iniziative.

Nondimeno ringrazio l'Assemble per la fiducia espressa nei miei confronti.

Ancora un ultima considerazione.
Delle congetture un pò forzate della Presidenza riguardanti un mio allontanamento dalla Maggioranza a seguito delle mie dimissioni, esplicitate in sede di colloquio aperto, posso solo rispondere che mantengo il mio ruolo di Vicepresidente della Commissione cultura e l'impegno, qualora servisse, a coadiuvare la Presidente della stessa, 

Così come rinnovo la mia disponibilità a collaborare, come accade abitualmente, con gli assessorati in base alle mie competenze territoriali e acquisite professionalmente. 
L'eventuale e possibile allontanamento dalla maggioranza può avvenire su altre e ben più incisive questioni, da affrontare certamente.

Credo di poter affermare che sino a questo momento lo sforzo di alcune componenti, in primis il PRC, per smussare gli angoli e trovare intesa sui terreni comuni ha permesso di mantenere un certo equilibrio, dando dei risultati anche positivi attivandosi in alcune, pur sporadiche, buone pratiche di Governance. 

Evidentemente di fronte al definirsi del conflitto politico tra le componenti della Maggioranza, dove la tentazione di estremizzare posizioni utili a  consolidare l'egemonia di una parte che si considera evidentemente garante rispetto a decisioni "altre" su cui convogliare forzatamente consenso, darebbe inevitabilmente luogo ad un venir meno delle condizioni programmatiche, non ultima la questione della partecipazione, dell'informazione e della trasparenza verso la Cittadinanza, il mio Partito non potrebbe certo sostenere ancora questa coalizione senza rinunciare alla coerenza e alla responsabilità verso i propri elettori.

Cordialmente,
giuseppe pittaluga
capogruppo PRC/FdS
bassa ValBisagno

aperito...in vista del Convegno sul dissesto idrogeologico in ValBisagno




Stasera ore 19 al Circolo Bianchini
  
Aperitivo di autofinanziamento
Per realizzare il
Convegno sulla ValBisagno

Dal dissesto idrogeologico
Un’opportunità per la città

I giorni 8 e 9 novembre
Palazo ducale


Wwf –
amici di ponte Carega –
comitato Bosco Pelato –
 comitato contro la cementificazione di Terralba –
 associazione informale vivereincollina

martedì 22 ottobre 2013

AMT, linea 82: chi vuole ridurla e perchè.

Giugno 2013 
lettera a Presidente del Municipio,
che non ha ritenuto di rispondere, se non con la laconica motivazione di un iniziativa personale del Consigliere in questione.

Gentile Presidente, 
Ritengo opportuno inviare questa a te in modo di permetterti una riflessione sulla questione nonchè di diffonderne e ragionarne con tutte, FdS compresa, le componenti di Maggioranza il contenuto. 

A proposito della riunione del Consiglio di Municipio svoltasi in Maggio.
Il PRC desidera sottolineare quanto sia da considerare a ns vedere inopportuno e arbitrario il comportamento in sede di Consiglio del Cons. PD sig. Mastropietro rispetto al dibattimento su AMT in cui intervenivano l'Assessore alla Viabilità e l'Azienda stessa.
Riteniamo che l'intervento del Consigliere e la stessa proposta di modifica della linea 82 esternata impropriamente come suggerimento atto a razionalizzare il servizio AMT sia suscettibile di forti e motivate critiche nel contenuto e nel metodo.
Come lo stesso Presidente aveva considerato poco prima eventuali proposte o istanze sarebbero state prima discusse in maggioranza per poi essere esternate in Consiglio con l'Assessore presente, onde evitare incomprensioni e invece ottenere risposte.
La ns componente pur essendo critica su diversi passaggi si è limitata a riportare in linea di massima un approccio alla questione AMT già pubblico e conosciuto.
Non così il Consigliere del PD, che senza consultare nessuno suggerisce dai banchi della Maggioranza una modifica strutturale della linea 82 fortemente penalizzante del servizio in collina, riducendolo ulteriormente in un territorio dove già l'attuale linea presenta momenti di criticità, servendo una valle abitata da 10mila persone di cui molte utilizzano i mezzi pubblici. 
Il presupposto per questa restrizione del servizio su ruote è dato, a dir del Mastropietro, dall'avvio dell'ascensore AMT, che servirebbe al massimo un 10% dell'utenza; il Cons. ovvierebbe alle altre migliaia di persone interessate considerando una "navetta circolare" dalla capienza irrisoria, come sufficiente a garantirne il trasporto. Purtroppo l'Assessore pare prender sul serio la cosa, annuendo e confermando l'avvio dell'ascensore (quest'ultima cosa lì per sè positiva).
Evidente l'assoluta ignoranza sul territorio in questione, il Cons. essendo anche Presidente della Comm. Urbanistica avrebbe potuto e dovuto informarsi, avendo in maggioranza ben tre altri Cons. che abitano da decenni in luogo, su quello che è il "sentire" degli abitanti e di come siano le reali dinamiche di viabilità lungo la strada di Quezzi, avendo come argomento il fatto che al mattino gli 82 si sovrappongono nella tratta in salita risultando quasi inutilizzati. 
Essendo una strada senza sbocco è inevitabile che per avere le necessarie partenze dal capolinea in collina ogni 6/7 min. nei momenti di punta mattutina, come calcolato dalla stessa AMT, occorra far arrivare i mezzi dal fondovalle ed alcuni entrano in turno partendo dalle "gavette", questi risultano giocoforza poco utilizzati all'andata; di fatto le corse davvero fondamentali sono quelle di ritorno verso Brignole, che raccolgono decine e decine di utenti e non prevedendo l'ascensore fermate intermedie sarebbe assolutamente improponibile risolvere con una o due semplici "navette".

Inoltre rimane l'assoluta arbitrarietà della proposta, personale e in netta contraddizione con gli intenti di preservare la qualità del servizio pubblico nelle aree marginali del Municipio esplicitati poco prima dal Consiglio. La bislacca proposta non viene condivisa con nessun Consigliere di Maggioranza rischiando di provocare un'immediato e pubblico conflitto tra i banchi con la nostra componente, assolutamente contraria ad un ridimensionamento delle linee collinari e nello specifico contraria da tempo a questa risoluzione riduttiva, oggi rinnovata dal suddetto Consigliere; non considerandola una provocazione ma una carenza personale di competenza politica e tecnica del Cons. ho ritenuto sul momento di non creare turbativa, riproponendomi di discuterne metodo e sostanza in Maggioranza, alla luce del Programma condiviso, cosa che sin'ora non si è verificata e mi fa pensare che l'iniziativa del Consigliere trovi sponda e sostegno in parte della stessa Maggioranza. Questo va sicuramente ad inficiare sull'impegno della ns componente alla coalizione che sta vanificando progetti e priogrammi

Un ultima considerazione.
Il PRC raccoglie e fa proprie le istanze degli abitanti, che già diversi anni addietro hanno incisivamente sottolineato la loro contrarietà a questa soluzione con blocchi e manifestazioni.
Evidente è a nostro vedere l'inutilità rispetto ad una razionalizzazione del servizio la sostituzione di bus grandi con un circolare piccolo costringendo cmq gli abitanti a cambiate diversi mezzi o a usare il mezzo privato per arrivare a fondo valle, in centro: idea peggiorativa da più punti di vista.
L'approccio invece ci pare funzionale ad una volontà politica malcelata di riduzione in progress delle tratte più problematiche per l'Azienda, tendente all'eliminazione del servizio sociale svolto da AMT, per condurla ad una maggiore appetibilità una volta messa "sul mercato", avendo già deciso di privatizzarne definitivamente la gestione, svendendo un notevole patrimonio pubblico oltre che un Diritto di Cittadinanza, vanificando ogni prospettiva di priorità ed efficacia del Trasporto Pubblico. 
E' questo probabilmente che si evidenzia dalla proposta del Cons. PD, ed è questa la direzione e la strategia che l'Amministrazione vuol sostenere come risolutiva. Che si sappia, almeno.
Cordialmente,

giuseppe pittaluga
PRC/FdS
bassaValBisagno