e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

giovedì 16 ottobre 2014

promemoria alluvioni




alle sorgenti del Fereggiano...


Lo specifico del Fereggiano
Undici milioni è costata la "messa in sicurezza" del Fereggiano. Artefice la Regione, Commissario governativo Burlando (ora dimessosi)
Responsabile del"imbuto"creato nel alveo, concausa nel esondazione 2011.
L operazione ha avuto molti risvolti urbanistico/edilizi, forse piu che idrogeologici ...
In parte ne è coinvolto pure il nuovo ascensore.
L Amministrazione Comunale da canto suo ha dimenticato ogni piccolo.medio intervento in collina e sui versanti, aumentando con edilizia privata il carico e con accessi e strade l impermeabilità, senza nessuna cautela o tutela rispetto al rischio già del esistente.
Quando ha avuto fondi per intevenire incisivamente ha optato per l ennesima poco risolutiva, comoda e ruffiana al governo, Grande Opera ridimensionata: un mini scolmatore usa e getta. Dopodiche Ponzio Pilato fa scuola.


 Giuseppe



ps........ Come stanno dimostrando i fatti, il pericolo arriva alle spalle, dalle colline violentate e perforate da cemento e asfalto. Le stesse colline su cui i dirigenti... comunali di Edilizia Privata concedono permessi per ogni nefandezza, sostenuti da una amministrazione in mano ai peggio referenti della speculazione cittadina:
assessore lavori pubblici e vice sindaco...
C.V.D.

g,

alluvione ottobre 2014



L'Acqua,... L'acqua è una costante del paesaggio e della storia di questi dintorni; sembra che poco possa prescindere dalla compagna presenza dell'acqua, della pioggia, dei Rii, delle sorgenti e dei mille rivoli che con la pioggia si moltiplicano a volte con forza e si portano via cose e ricordi, lasciando a memoria l' umidità, che rimane nell'aria, nelle cose, fino nelle pietre...
Da sempre qui si fanno i conti con l'acqua, a volte son conti in attivo come per le bugaixe ed i mulini, i frantoi, gli abbeveratoi...
a volte invece le si paga il dazio
Dovrebbero pensarci prima di abbattere, modificare, costruire,

Io non voglio la Messa in Sicurezza del Bisagno,
non voglio che mi rubino il fiume che dà il nome alla Valle,
non voglio che ne prosciughino l alveo e lo nascondano sotto una enorme piastra di cemento,
non voglio asfalto ed edifici dove il correr via dell'acqua è la nostra salvezza,
non voglio perdere per sempre quel che da sempre è nostro,
non voglio che "valorizzino" così la mia città: in questo modo hanno divorato la Liguria intera.

La sicurezza per Lorsignori è questo.                                                                                          
È l affare nuovo da dare alle grandi imprese voraci di appalti pubblic, magari snelliti dai controlli.


Io voglio il risanamento del territorio, la salvaguardia del paesaggio,
voglio recuperare e ricostruire un ambiente di lavoro e di vita salubre, da tutti i punti di vista,
voglio che la foce del Bisagno sia larga e visibile, che il suo corso sia ampio come lo era, che consenta alla pioggia di raggiungere il mare,
voglio che il suo alveo sia sgombro da  assurdi grattaceli,
voglio che il greto del fiume sia lasciato ai germani reali e ai campetti da bocce quando è asciutto, e alla corsa dell acqua quando è in piena,
voglio che il Bisagno lo si possa attraversare su dei bei ponti e che sia libero da strade e coperture.

voglio vedere e capire, reimparare a conviverci ed accettare la sua importante presenza.
Ci hanno portato via il fiume lasciandoci in cambio la paura.
Voglio che restituiscano i fiumi alla città,                                                                                   
passerà anche la paura.


Giuseppe





mercoledì 8 ottobre 2014

Su EX MERCATO ORTOFRUTTA





RIFONDAZIONE CHIEDE TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE POPOLARE AL MUNICIPIO


Su EX MERCATO ORTOFRUTTA da tempo il PRC locale ha idee, analisi, e prospettive diverse dalla Amministrazione centrale.
Oggi altre componenti del dissenso si uniscono per incidere su processi e decisioni finora "off limit".
Quelle in ballo nel Ex mercato di C Sardegna sono due cose differenti, una è l area circoscritta dalle mura del 1927, tutelate insieme al edificio centrale, area dove un Progetto Condiviso e Mediato è inevitabile, per non lasciare il degrado, per fare economia, per arginare le speculazioni predatorie.

Un buon esempio di Percorso Partecipato è la Progettazione del exMercato di Bologna, anch’esso dismesso in centro città http://www.comune.bologna.it/laboratoriomercato/


Altro è un intervento, finanziato indebitando la città di 300 mila €, il cui unico risultato utile sarà quello di creare un tot di posti auto, costosi.
Gli altri obiettivi dichiarati sono fuffa, la scorciatoia x Corso Sardegna cozza con i flussi veicolari, l idea di piazza lì in mezzo è una forzatura, l abbattimento di due capannoni non è giustificato dalla sicurezza...
Chi ne ricaverà qualcosa da questo intervento, deciso escludendo Commissioni, Consiglio e Abitanti, non è certo la collettività.

Dimostri il Presidente di Commissionedue del Municipio la sua indipendenza e convochi una Commissione sull'intervento d'abbattimento di cui sopra, si tirino fuori le motivazioni, i progetti, gli obbiettivi, e se ne discuta l'opportunità nella sede appropriata: il Municipio

Circolo territoriale PRC Bianchini

giovedì 2 ottobre 2014

IL PUC, IN BASSA VALBISAGNO


Discussione in Consiglio Municipale bassa ValBisagno del 29 sett 2014 sulla bozza delle controdeduzioni delle osservazioni al PUC


Sintesi Intervento capogruppo PRC


Consigliere Pittaluga (Rifondazione Comunista/ Comunisti Italiani):

 in merito alla destinazione d’uso delle aree ferroviarie di Terralba e Giusti, aree di proprietà di Ferrovie dello Stato S.p.a., la cui destinazione IN ALTERNATIVA ALLE AUSPICABILI OFFICINE DEI TRENI dovrebbe essere vincolata alla pianificazione del risanamento territoriale,

il Consigliere valuta negativamente l’atteggiamento di tipo attendista per la destinazione d’uso delle aree medesime che proporrà FS, a prescindere dal fatto che le aree sono intoccabili in quanto inserite all’interno del Piano di Bacino, DOVE CON LA VARIAZIONE DI QUESTO DOVUTA AL MINISCOLMATORE SAREBBE ADIRITTURA POSSIBILE UNA VARIANTE PER COSTRIRE A TRECENTO METRI DAL BISAGNO, IN UNA VASTA AREA LASCIATA FUORI DA INTERVENTI PER TRENO E METRO, SEMPRE DI PROPRIETA’ TRENITALIA, IL TECNICO IN COMMISSIONE HA PARLATO DI GRATTACIELI.

Il Consigliere ritiene altresì poco lungimirante individuare due stazioni, ferroviaria e metropolitana, in concorrenza, entrambi nell’area di Terralba, CHE PREVEDONO UNA INEVITABILE IMPERMEABILIZZAZIONE ED EDIFICAZIONE SU ENTRAMBI I PERIMETRI DEL AREA, SENZA NEANCHE STABILIRE FASCE DI RISPETTO EVENTUALI.

Il Consigliere ritiene auspicable un DISEGNO DI PUC  CHE PREVEDA A TERRALBA UN GRANDE POLMONE VERDE, DOVE TRANSITA E FERMA IL TRENO URBANO, UN PARCO DESTINATO AD ACCOGLIERE E ASSORBIRE LE PIOGGE ED ALLEVIARE LE FREQUENTI ALLUVIONI NELLA ZONA.

Sottolinea quanto Il progetto del PUC non fornisca inoltre adeguate garanzie alla città, rimandando spesso ad altre normative va in una direzione che non è chiara, ESASPERANDO LE SITUAZIONI DI STALLO E PREPARANDO COSì IL TERRENO lasciando aperte le porte, per il futuro, a previsioni di edificazioni e cementificazioni che acuiscono ulteriormente i disagi della città, MENTRE BISOGNEREBBE  INVERTIRE LA DIREZIONE, INVESTIRE FORTEMENTE NEL RISANAMETO DEI MOLTI ASPETTI URBANISTICI, CERCANDO SOLUZIONI SOSTENIBILI.

 Neanche la tutela idrogeologica del suolo non viene adeguatamente affrontata e rimandata alla realizzazione dello scolmatore Fereggiano/Noce/Rovare, CHE LA ORTE DEI CONTI CHIARISCE NON ESSERE QUELLO DEL BISAGNO

 

(g,)