Bassa Val Bisagno / Municipio III, Abitanti: 77.721 (12,8%); Superfice: 789,74 di cui 435,11 di zona urbanizzata ...
e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...
Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.
martedì 2 febbraio 2016
Il Municipio3 su "Via Edera"
Incontri Istituzionali sul "caso" di Via Edera.
Finalmente due incontri nelle sedi opportune, uno in Municipio, sollecitato da noi e voluto dalla Presidenza, e l'altro in Comune
Dopo decine di false notizie, mistificazioni, strumentalizzazioni varie, e molta fatica da parte nostra x contrastarle, e diffondere quali erano le reali informazioni sul progetto che vuole realizzare in loco il Ceis ge, proprietario del edificio in cima alla Via, privata e senza sbocco.
Il Municipio bassa Valbisagno ha ospitato una riunione di capogruppo in cui le due parti coinvolte ad oggi si sono potute confrontare.Fermo restando la natura "privata" della contesa, giacchè vero è che sia la strada, che i condomini, che l'edificio e l'azienda in questo inserita sono delle proprietà private.
In quest'ambito l'A.D. del Ceis, insieme al Presidente e al ingeniere della Azienda del terzo settore hanno potuto chiarire nei dettagli quello che pareva essere una invasione di centinaia di profughi ammalati e pericolosi... 24 posti residenziali per richiedenti asilo, almeno questo è quello che assicurano. Inseriti insieme ad un residenziale x anziani ed una casa famiglia x minori.
Allo stesso modo i rappresentanti del Comitato "contro" hanno puntualizzato una serie di problematiche, tecniche quanto reali, che già soffrono e a dir loro peggiorerebbero, insieme a timori relativi alla estraneità rispetto al contesto delle funzioni della Struttura. ...Non una folle xenofobia verso e contro volti e corpi di diverso colore o differenti fattezze, come invece pareva sentendo alcuni.
Si è parlato di compensazioni che l'azienda potrebbe considerare, di adottare tecniche di minore impatto x la viabilità, finanche di interventi per mettere in sicurezza muri perimetrali e affini. Rispetto ai timori, la Proprietà ha detto che la gestione ed il controllo saranno affidati a personale anche sovrastimato, con un iniziale copertura delle 24 h.
Ho chiesto un ulteriore incontro, anche se così limitato, dove il Ceis porti delle ipotesi di soluzione per verificare se e quanto le due visioni avessero punti in comune. Il Presidente di Municipio ha ribadito in chiusura che la funzione dell'Istituzione, a suo vedere, è quella di mediare in una discordia tra vicini di casa, in quanto entrambi rappresentanti di interessi privati. Ipotizzando solo se necessario un ulteriore incontro.
Questo piu o meno è stato.
Considerazioni, mie.
Il peccato originale credo vada attribuito allo stesso Ceis, giacchè quello che ha fatto in questa occasione risulta cmq tardivo e forzato.
Era necessario analizzare la fattibilità anche dal punto di vista urbanistico e sociale, esattamente come deve fare qualunque imprenditore che vuole impiantare una azienda produttiva in un centro abitato.
Avrebbe certo dovuto poi portare le proprie considerazioni alla istituzione di prossimità dove chiedere un confronto, una verifica del progetto per aderire meglio alla realtà.
E riuscire di conseguenza nell'impresa in maniera ottimale.
Lo prevede in fondo anche l'articolo della Costituzione sulla Responsabilità Sociale dell'Impresa Privata.
Avrebbe così con trasparenza reso possibile ad un possibile dissenso di mostrare argomenti e ragioni.
Hanno preferito non rischiare quest'ultimo potenziale intoppo, perdendo però la credibilità necessaria a riuscir bene nell'Impresa. Conti mal fatti, a mio vedere.
Il Comitato ha la sua natura originale già corrotta dalle falsità e dalle deviazioni su cui si è strutturato, dato che nessuna di queste informazioni iniziali si è rivelata reale, si è palesata la strumentalizzazione di cui le persone dello stesso erano oggetto, anche consapevole.
Questo ha impedito di capire e di analizzare una situazione che trascende dalle beghe di condominio in cui si sono cacciati, ma appartiene ai danni di una gestione privatistica dei servizi collettivi e sociali, ridotti a dispenser di prestazioni o attrezzature, cibo posti letto. E se devi produrre ottimizzando costi e ricavi non ti poni alcuni problemi a collocare dove e come piu conviene.
Invece hanno lasciato spazio a sentimenti indotti quanto retrivi che hanno aperto la strada qualunquista dell'odio verso gli "altri", verso chi sta un po peggio, tristissimo e inconcludente. A mio vedere.
Poi c'è stata la Commissione Comunale a Tursi, voluta e richiesta dalla Lega in Comune.
Assolutamente inutile. Soldi e tempo buttati via.
Ma questa è un'altra storia.
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Il mio Partito, il mio Circolo e io soprattutto, in questa storia, per contrastare le speculazioni e poter conoscere la realtà, per ribadire trasparenza e controllo anche sulle iniziative "private", per arginare l'odio strumentale, ci abbiamo messo la faccia, realmente, oltre che le energie, sostenuti da molti Abitanti del quartiere. Questo ha permesso un epilogo sereno, e ci permette ad oggi di avere "il polso" della situazione. Mentre molte forze, democratiche a parole, hanno praticamente "abbandonato il campo". Speriamo non sia così anche per le istituzioni preposte ad una attenta valutazione della realtà.
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