e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

giovedì 26 luglio 2012

il contributo critico e costruttivo di FdS dal Municipio al Consiglio Comunale



la Valle del Fereggiano



Interpellanza su sicurezza idrogeologica di Via Fereggiano


pubblicata da Antonio Bruno il giorno giovedì 26 luglio 2012 alle ore 11.15 ·

Premesso che
nella zona del rio Fereggiano la situazione è identica a quella prima della piena del novembre 2011, infatti gli interventi  hanno ripristinato le precedenti condizioni e in parte hanno aumentato il rischio e i danni;

la principale operazione di questa fase consiste nella palificazione e canalizzazione del rio nel tratto scoperto di via Fereggiano, criticabile da molti punti di vista ( la massa d'acqua viene incanalata da un passaggio ampio ad uno stretto che va a "esplodere" nel piano di corso Sardegna non potendo venir accolto nel
Bisagno, causa dell'allagamento e delle vittime del 2011);

la frana non è superficiale ma geologica e parte da via F.lli Cervi ed è in costante movimento, rendendo vano il muraglione ricavato;

Considerato che
l'intervento é in netta contraddizione con i recenti lavori di messa in sicurezza attuati dalla Regione, che di fatto hanno allargato sotto la copertura (strada e park) l'alveo del fiume, almeno sino a Largo Merlo;

Considerato inoltre che

il piccolo e costante intervento sui versanti delle valli dove i rii hanno origine e su quel territorio è indispensabile e che il ripristino della permeabilità e del drenaggio nella parte urbana di quelle aree è inevitabile;
Tenuto conto che
crediamo che un progetto d'insieme con più interventi distribuiti nell'area possa se non “soluzionare” almeno normalizzare la situazione che si è venuta a creare.

Ad esempio nel percorso progressivo della nostra Proposta: 
si tratterebbe di allargare l'alveo del Fereggiano oltre largo Merlo, considerando l'originale percorso che lo vede inserito esattamente sotto Via Fereggiano, Via Monticelli e un tratto di Cso Galliera, costeggiando e affluendo nel Bisagno in maniera naturale.

Scavando di fatto solo alcuni tratti al di sotto della strada carrabile essendo l'intero percorso privo di ostacoli quali fondamenta o simili, l'ampiezza e la profondità del canale ricavato potrebbe smaltire le quantità d'acqua che scendono dai rii della valle confluendo nel rio Fereggiano nel tratto precedente alla via omonima. 

Tutto il corso del fiume sarebbe sotto copertura ed essendo ampio di fatto quanto la strada stessa, da palazzo a palazzo, potrebbe così convogliare le piene facilmente nel Bisagno, evitando l'esplosione e l'allagamento periodico dei dintorni, ottenendo l'effetto di risanare tutta un'area che va da largo Merlo all'incrocio di piazza Giusti e realizzare l'allargamento di via Fereggiano, sanando le condizioni di commercio, viabilità e abitabilità, attualmente degradate al limite.

Tenuto conto altresì della quantità e della velocità della piena si potrebbe intervenire sul corso cittadino del Bisagno, dalla Presa a Borgo Incrociati, approntando dei "laminatoi" ( basse e frequenti dighe aperte che hanno funzione di iniziale contenimento ottenendo così un rallentamento dell' affluenza).*

All'altezza di Borgo Incrociati si potrebbe poi approntare un ennesimo intervento già previsto anni addietro, per convogliare parte delle acque destinate alla Foce verso il ponente di essa grazie ad un piccolo scolmatore che dal Borgo andrebbe al mare.

Evidentemente in casi di eccezionale pioggia il problema dell'eccessivo carico non smaltibile alla foce, magari in concomitanza con una forte mareggiata, tornerebbe evidente comunque ma essendo già intervenuti a monte incontrerebbe degli ostacoli in zona Brignole, che corrisponde oltre che alla copertura del Bisagno più antica, anche alle fondamenta di Corte Lambruschini, già oggetto di critiche essendo edificato sul letto del fiume. In questo caso o si mettono delle grandi pompe d'emergenza oppure si dovrà pensare che la foce, essendo un delta e mai potrà esser condotto in un tunnel, dovrebbe tornare delta (da san nazaro alla mariotti) per smaltire qualsiasi piena millenaria).

                                                                                    Si interpella la S.V. 
per conoscere se la proposta sopra espressa abbia la condivisione politica, arrivando all'idea che il territorio tutto sia chiamato a partecipare e condividere questa progettazione di interventi.

Il Capogruppo
Federazione della Sinistra
Antonio Bruno

Capogruppo Rifondazione Comunista
MunicipioIII Bassa Valbisagno
Giuseppe Pittaluga

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