veduta della città dalla Madonna del Monte |
su boscopelato e il progetto di sbancamento della collina previsto,dove finalmente a controcanto della grigia nenia
"è già tutto ormai deciso"
s'apron inaspettati orizzonti di dubbio e perplessità! :)
diverse le voci se non critiche almeno interrogative,
alcuni tecnici esterni e diversi consiglieri anche di Maggioranza,
(nonostante "qualcuno", stranamente lì presente, a mezza voce sostenesse con scarso appeel che il progetto non era poi così brutto (!), ed ovviamente la contrarietà tout-court
con argomentazioni analoghe, del Comitato stesso, di Rifondazione e di M5s,
argomenti riassunti nella nostra prima dichiarazione in Municipio
e ripresi nelle diverse tematiche un pò da tutti gli interventi..
Cmq oggi l'azienda costruttrice avrebbero dovuto avere in "consegna" i lavori...
invece proprio perchè la Commissione2 ha considerato il dissenso come vasto e motivato, x ora si ci vede almeno ancora un paio di volte
e si discutono con più cognizione di causa gli aspetti maggiormente critici.
Pare che si riesca allora ad incidere sulla realtà più di quanto vorrebbero farci credere.
Una vittoria già li x sè.
La battaglia è lunga e l'obbiettivo realistico potrebbe essere quello di fare del caso di Piazza Solari
il primo di non luogo a procedere, il primo di un'inversione di tendenza necessaria
per continuare ad abitare i nostri quartieri: impedire lo sfruttamento immobiliare del sottosuolo,
fermare sbancamenti e movimentazione terre
e risanare, restaurare, organizzare diversamente gli spazi,
e risanare, restaurare, organizzare diversamente gli spazi,
rimettere in sicurezza le ampie aree di territorio in equilibrio precario.
Questo sarebbe il volano per creare lavoro nei territori, diffuso e capillare,
che premia un imprenditoria moderna e consapevole,
che permette la formazione e l'aggiornamento necessari e la manodopera qualificata (e ben retribuita).
Invece c'è chi ancora insiste a presentare come "portatori di occupazione" grossolani speculatori palazzinari,
che 'al risparmio' inondano di cemento i territori
creando strutture obsolete dal destino fatiscente e dannoso,
delle quali le popolazioni dovranno presto smaltirne i residuati marciscenti
come fossero scorie di scelte scellerate.
come fossero scorie di scelte scellerate.
g,
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