e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

mercoledì 10 aprile 2013

Piazza Solari, Stop al Park, per ora ...



Sembrava che i giochi fossero ormai fatti quando al Municipio il Committente e la famosa Ditta Esecutrice presentarono l'Intervento per sbancare ed edificare un enorme box-auto sotto l'attuale area verde chiamata montepelato (o boscopelato).
Invece dopo che diverse componenti del territorio avevano presentato dubbi e riserve sulla validità stessa del Progetto e sulla sua praticabilità, anche gli Enti pare si siano resi conto di quanto la situazione nella zona sia deteriorata, infatti il nuovo PUC prevede limitazioni e restrizioni tali da mettere in forse la realizzazione dell'Opera, nonostante il Piano in vigore ne avesse acconsentito l'esistenza.
Tra due norme paritetiche l'Ente è tenuto eticamente a applicare quella più restrittiva, a tutela della collettività.

La contrarietà di Rifondazione, nella forma e nel contenuto, a questa ennesima speculazione immobiliare si è espressa da subito, argomentandone l'opposizione anche al Consiglio di Municipio in più occasioni
Crediamo che sia necessario andare oltre al semplice stop, e rimediare ai danni che nell'ultimo ventennio si sono "preparati" e son imminenti a venire.
I crolli e le frane ultime ne son l'avvisaglia.

il PRC genovese rivendica da tempo la necessità di uno "stato dell'arte" dell'edificato (sopra e sotto il suolo cittadino) pubblico e privato, in aree urbane e conurbanizzate con la conseguente verifica e il risanamento da un punto di vista urbanistico-ingegneristico.
Questa la "grande opera" che ci serve, il risanamento del Territorio. Oggi rileviamo quanto il degenerare della situazione sia quotidiano, il degrado rende necessaria un'inversione di tendenza rispetto alle grandi soluzioni previste, occorre iniziare una sistematica e pianificata manutenzione del territorio, dare uno stop alla cementificazione delle colline e dei rii, praticare soluzioni sostenibili per garantire sicurezza agli abitanti delle aree a rischio. Questo vuol dire creare lavoro diretto alle maestranze locali alle piccole imprese edili adeguate al recupero, all'abbattimento, alla messa in sicurezza e alla regimentazione delle acque.
giuseppe pittaluga 
gruppo PRC/FdS
Municipio3 bassa Valbisagno

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