Aggiornamento sul Distretto Terralba, che si declina ancora in diverse questioni aperte.
Intanto pare che sia già in essere un accordo tra il Comune e i Municipi della città per diffondere e verificare il consenso sul territorio sui progetti relativi ai vari Distretti che coinvolgono diversi quartieri.
Un Percorso Partecipativo che prevede Tavoli tematici e Tavoli territoriali per Municipio a cui l'Ente fornirà strumenti di lavoro su distretti, aree verdi, arre extraurbane o conurbanizzate...
Su Terralba per ora sappiamo che dovremo rivederne i "contenuti" in base ai nuovi piani di bacino: gran parte riguardano questo distretto.
Dopo le ultime alluvioni è stata rinnovata la"zonizzazione" del territorio, che ora compare come A* arancione (norme zona rossa) tutto il settore 2 (P.Giusti), tutto il settore 3 (viabilità smart-parte Terralba), e ancora parte del settore 1 (ferrotram).
Se poi si pensa che proprio lì sotto dovrebbe passare il "mini-scolmatore con un "franco idraulico" di un paio di metri...
Infatti la Provincia suggerisce attenzione ad acque e pozzi, senza dimenticare la questione dell'acustica.
Tutto parrebbe in elaborazione. Rispetto alla parte ferroviaria prima del PUC esisteva una sorta di intesa riguardo al trasporto in Settore1... ora sembrano cambiate cose. Lo spostamento comparto ferroviario a Savona sembra deciso ma per ora impossibile, e rimane in ballo lo scambio dell'"onere" con il binario Metro martinez-terralba tanto enfatizzato quanto poco utile.
Cmq sia Piano di Bacino e problemi idraulici mettono le cose in discussione, accordi con RFI compresi.
Ora si attendono le osservazioni dei cittadini sul PUC
Il Municipio è una delle sedi adeguate a stimolare e accogliere questo confronto. Dopodichè tramite Consiglio porta osservazioni al Comune, proponendo emendamenti sia come Municipio, sia come Gruppo Consiliari nell'ambito della discussione su destinazione Aree.
Quello che già sappiamo è che le cose non staranno ferme per molto, l'iter del percorso partecipativo dovrà terminare per luglio 2013.
E che probabilmente non è contemplata l'opzione zero, cioè "non ci piace, non lo vogliamo, e vogliamo un'altra cosa".
Confidiamo che l'esperienza insegni, e che una diversa pianificazione urbanistica permetta agli Abitanti della Città di riappriopriarsi delle aree sin'ora asservite a produzione e servizi, sottraendole a speculazioni che dopo un enfasi iniziale lasciano ai cittadini l'amaro in bocca.
Confidiamo che l'esperienza insegni, e che una diversa pianificazione urbanistica permetta agli Abitanti della Città di riappriopriarsi delle aree sin'ora asservite a produzione e servizi, sottraendole a speculazioni che dopo un enfasi iniziale lasciano ai cittadini l'amaro in bocca.
giusepitta.rifocom.bassaValbisagno
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