e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

giovedì 20 novembre 2014

Seduta Municipio bassa ValBisagno :(

Ieri sera, in seduta Municipale, bassa ValBisagno...


la tristissima Maggioranza attualmente succube della Presidenza ha VOTATO COMPATTA E FERREA CONTRO LA PROPOSTA DI "PERCORSO PARTECIPATO" su AREA EX MERCATO, proposto in Mozione da Rifondazione (percorso preso quasi pari da quello realizzato a Bologna da una giunta DS, anni fa)
La proposta era suscettibile di emendamenti, eventuali correzioni, o discussione atta a modifiche ovviamente non strutturali.



 

Come avevo previsto anche le componenti che si richiamano formalmente alla sinistra hanno taciuto e si sOno allineate all'ottusa obbedienza acritica.
Nessun intervento sulla questione, come dire...bocche cucite, ed una unanime contrarietà a quello che davvero al PD fa più paura:
che le persone possano realmente esprimersi, soprattutto su ciò che Lorsignori decidono sia bene.
 

Mozione votata favorevolmente SOLO da PRC/FdS ed M5S
Che si sappia chi sta con chi

Giuseppe


Municipio bassa ValBisagno
Ad Attenzione Presidente di Municipio e Giunta

Mozione da presentare al Consiglio Municipale su:

Oggetto: Prospettive ex MercatoIngrosso Cso Sardegna


Crediamo fondamentalmente che:
per ribadire l'interesse collettivo ed il diritto alla trasparenza, e alla partecipazione degli Abitanti ci sia solo la prospettiva di un "percorso partecipato" reale e tangibile, richiesto con forza da tempo dagli Abitanti

Considerato che:
Questo avviene, nello specifico, se si determinano una serie di passaggi e di priorità essenziali, a ns vedere.
In primo luogo ci pare necessario che TUTTE le componenti, le realtà ( abitative, commerciali, associazionistiche e produttive) vengano individuate o si palesino in modo da costruire un tavolo di lavoro in cui ognuna possa essere rappresentata per il tempo necessario all'elaborazione.

Per far si che:
Il compito iniziale possa essere quello di individuare un comune denominatore rispetto alle differenti esigenze che si porteranno al analisi collettiva. In pratica capire a COSA dovrà rispondere un intervento nello specifico dell'area, individuando altresì i parametri di fondo che motivano un intervento piuttosto che un altro.

In modo che:
Una volta condiviso  l'obiettivo da raggiungere, le risposte che deve dare questo nuovo intervento, si procede per capire in che modo questo possa essere in pratica realizzato.
In pratica COME l'ntervento dovrà farsi.
Verificando le opportune alternative e i probabili progetti di opere compatibili e funzionali alla destinazione, preventivamente decisa, della stessa area.

Chiediamo al Municipio III di promuovere questo percorso con la richiesta di tempi e spazi all'Aministrazione Comunale:
Perché questo si realizzi occorrono spazi adeguati che Amministrazione dovrebbe mettere a disposizione, così come gli strumenti adatti, quali le informazioni, i tecnici contabili, i progettisti e gli ingegneri. E il tempo necessario perché questo possa dimostrarsi produttivo.
A Bologna diversi anni fa  una situazione molo simile alla nostra ha avuto questo iter  e nel giro di due anni si è potuto realizzare un opera col consenso e nell interesse di tutti.

Riteniamo che:
Il Municipio III si debba fare promotore di uno stop ai lavori previsti di abbattimento e modifiche strutturali dell'originale struttura mercato.
Siamo certi che condizione perché si realizzi un percorso partecipato, è il congelamento di qualunque iniziativa di abbattimenti o modifica dell'esistente.

Riteniamo utile che il Municipio III chieda un diverso utilizzo dei fondi comunali destinati:
I Fondi destinati dal Comune all'operazione ExMercato devono essere utilizzati appunto per organizzare il percorso" di cui sopra che ha inevitabilmente dei costi.
Oltre ovviamente a finanziare una vera e netta bonifica dell'area, tendente a togliere tutto quel che è stato aggiunto con gli anni alla struttura originale: cementi, asfalto,  arredi incongrui e costruzioni successive al 1927, oltre che la struttura di copertura dell area.

Riteniamo inutile e fuorviante ora il dibattito su cosa sia meglio tra un park o un'aiula:
In quanto ci pare contraddittorio richiedere modifiche più o meno incisive ad un intervento assolutamente arbitrario e deciso da "qualcuno" senza consultare alcuno sul Territorio,
nel contempo alla richiesta sacrosanta di condivisone e di partecipazione popolare alla progettazione, giacchè questa di fatto è già avvenuta in segreto.

Ci pare altresì compito e mandato del Municipio quello di contrastare qualunque decisione di modifica dell'esistente, se non la bonifica e la pulizia, condizionandola alla attuazione del iter partecipato.
Siamo certi che in seguito ad esso,all'interno della discussione, del confronto ed infine della sintesi, che avverrà, si moduleranno e si medieranno le differenti proposte in base alle reali esigenze,
Da li si determinerà l'esistenza di un Parco Urbano verde o di una piattaforma espositivo/commerciale, o di un polo cultura/servizi, o chissà che altro :)

Questo ci pare trasparente e democratico.
Questa la sintesi della nostra proposta:

Chiediamo che il Consiglio del Municipio bassa ValBisano fermi l'iter dei lavori, escluse bonifiche e pulizie;
dia chiare indicazioni sull'utilizzo dei Fondi destinandoli a realizzare un percorso partecipato;
ed avvii l'iter del percorso, indicato dalle considerazioni di cui sopra.

Giuseppe pittaluga
capogruppo PRC/FdS
Municipio bassa ValBisagno


Genova, 1211/2014

lunedì 17 novembre 2014

memoria e assessori (poco) competenti








Scolmatore del Fereggiano: l’assessore Crivello ha qualche problema di memoria




Auspichiamo che i cittadini riprendano nelle loro mani la responsabilità delle scelte
Chiediamo che diventi prassi consolidata decidere opere in base ad un Dibattito Pubblico
Restiamo un po’ stupiti dalle recenti affermazioni dell’Assessore Crivello circa la sua partecipazione a convegni “a fianco di importanti soloni” in cui “nessuno si è mai alzato in piedi a dire che stavamo compiendo un errore”.



In alcune occasioni di incontro proprio in Municipio alle forti perplessità e alle critiche Egli stesso ha stigmatizzato e marginato ogni dissenso, pur argomentato.
Inoltre sommessamente gli ricordiamo che Egli era presente in una tavola rotonda tenutasi sul finire del convegno da noi organizzato lo scorso Novembre a Palazzo Ducale “Dal dissesto idrogeologico: un’opportunità per la città”.


A quella tavola rotonda era presente uno dei professori citati (Giorgio Roth, della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova) mentre in sala era presente il professor Renzo Rosso del Politecnico dell’Università di Milano.
Ma a quella tavola rotonda era anche presente un esponente dell’associazione “Vivere in collina” di Quezzi (Giuseppe Pittaluga, anche consigliere PRC di Municipio presso la Bassa Valbisagno) che ha avanza da subito forti critiche e pesanti dubbi circa il progetto di scolmatore del Fereggiano, proponendo una soluzione alternativa più economica e di più veloce realizzazione, elaborata con molte delle componenti attive del Territorio


In quella occasione, l’assessore Crivello aveva bollato, prima come ideologica, poi come ormai stucchevole perché superata dagli eventi quella possibilità mentre invece il Professor Roth la aveva definita “una suggestione interessante e stimolante” che però “ad occhio” sembrava non soddisfare le necessità di portata idrologica, invitandoci a fare un po’ di conti.




Da persone serie quali siamo, abbiamo preso alla lettera la raccomandazione di Giorgio Roth ed abbiamo applicato normativa tecnica a giuridica all’idea, verificando che, in effetti, avevamo ragione noi. Tale soluzione alternativa verrà da noi presentata il giorno 18 Novembre presso il locale in Cso Sardegna, fronte ingresso sud exMercato, di fianco la banca carige, insieme a tuti i dubbi e le contrarietà a quanto proposto dall’Amministrazione Comunale.



 Da questa vicenda scaturisce, secondo noi, un’importante lezione: i cittadini non si devono più fidare di “dibatti durati mesi” o anche anni, da cui sono stati sostanzialmente esclusi. I soldi per questo tipo di opere provengono dal contribuente e quindi questi deve essere messo nelle condizioni migliori per capire cosa sta finanziando con le sue tasse. Non ne possiamo più di tecnici prezzolati che assecondano ogni tipo di indicazione politica e di politici che a loro volta presentano queste opere come salvifiche ed uniche possibili.


E questo non vale solo per lo scolmatore del Fereggiano. Chiediamo che anche lo scolmatore del Bisagno sia sottratto a dibattiti elitari e spesso asfittici, ben sapendo che professori da noi stimati, quali Roth e Rosso, si sono espressi a suo favore. Volgiamo cioè che il metodo di discussione e scelta cambi in modo profondo a chiediamo che le opere – tutte – siano soggette a Dibattito Pubblico.




WWF Genova
Amici di Ponte Carega
VivereInCollina Quezzi


(ps.....l'incontro è rinviato ai primi di dicembre x indisponibilità di un relatore, scusate, grazie, g, )

lacrime di coccodrillo

ANTONIO BRUNO, Consigliere FdS in Comune




L'alluvione del 15 novembre conferma, come ha sottolineato il Sindaco di Genova Marco Doria, la fragilita' del territorio genovese e della Liguria tutta.
Decenn...i di incuria e urbanizzazione non attenta al territorio ci hanno reso incapaci di affrontare un lieve cambiamento climatico, che ha comportato un amìumento dei fenomeni piovosi.
Per la nostra societa' ogni pioggia, un po' piu' intensa, si trasforma in alluvione dagli esiti tragici e dal costo sociale ed economico insostenibile.
E' necessario prenderne atto e agire di conseguenza.

Il primo passo e' contrastare a tutti i livelli le politiche di austerita' che, mantenendo intatti privilegi dei poteri forti finanziari e spese militari, impoveriscono gli enti locali di risorse.
Versano lacrime di coccodrillo coloro che lamentano la scarsita' di risorse per i lavori di somma urgenza per ripristinare frane (o che lamentano la mancanza di vigili da impiegare sul territorio) e che appoggiano e sostengono le forze politiche che sosterranno la manovra di stabilita' del governo Renzi, che taglia i finanziamenti ai servizi pubblici, cercando di consegnarli alle speculazioni dei privati.
Moltissimi danni sono dovuti all'incuria del territorio, a una politica che non favorisce gli insediamenti agricoli nell'entroterra, alle strade di cantiere costruite in fretta e furia senza cunette e scoli funzionali.
La prima priorita' e' intervenire per la regimazione delle acque dei versanti, senza aspettare che arrivino centinaia di milioni per opere idrauliche faraoniche.
Va invertito l'approccio: le acque vanno rallentate, non favorite, nel deflusso verso il mare.
La priorita' va quindi a bacini di laminazione, riforestazione, adeguamento delle sezioni idrauliche, scoperchiamento dei torrenti, deimpermeabilizzaione delle aree golenali oggi occupate da strade e immobili.
Mi chiedo se i Piani di Bacino (in particolare quello del Bisagno) sono ancora attuali.
Perche' non prende in considerazione lo scoperchiamento di viale Brigate Partigiane, analogamente a quanto e' avvenuto in altre citta' europee?
La proposta di scolmatore del Bisagno tiene conto della necessita' di diminure l'imperabilizzaizone del terreno a valle o scoraggia questi interventi come ha fatto in questi decenni?
Perche' elimina ogni intervento per frenare il deflusso delle acque da parte degli affuenti, condannandoli al degrado e all'abbandono in attesa della Grande Opera?
Cosa ci azzecca lo scolmatore del Fereggiano (votato da qtutto il consiglio comunale - quasi - con l'astensione dei 5 Stelle)? Non e' in contrasto con quello del Bisagno?
Perche' si e' scelto di non allargare il tracciato sotto via Monticelli e perfezionare l'immissione nel Bisagno che oggi arriva "storta" (e coem al solito occuparsi dei versanti)?
Si sta discutendo il nuovo Piano Urbanistico Comunale: e' l'occasione per eliminare tutti quegli interventi che "incasinano" il territorio e favorire l'allontanamento dalle zone a rischio idrogeologico. Opportunamente la proposta non prevede alcuna nuova costruzione nelle aree allagabili.
Ci sono progetti in corso d'opera.
Sono stati approvati prima dei disastri di questo mese.
Il Sindaco Doria intervenga per tutelare l'interesse pubblico (l'incolumita' pubblica) e blocchi quegli interventi che appesantiscono il territorio fragile (progetto Bricoman, parcheggio via Cadighiara, eviti il tombamento del rio Ca' de Rissi nell'ambito dell'operazione Boero, preveda che qualunque cosa vada agli Erzelli non aumenti la permeabilita' di quel territorio, oltre a prevedere trasporto pubblico in sede propria.
Si smetta di farci perdere tempo con la Gronda autostradale, che prevede restringimenti di alvei di torrenti sia in fase di costruzione (slurrydotto dentro il Polcevera) che definitiva e comunque prevede nuovo cemento nelle colline che sono franate.
Si convertano i finanziamenti iniziali per l'alta velocita' Fegino-Tortona nel miglioramento del trasporto pubblico ferroviario che consenta un minor uso dell'auto privata.

mercoledì 12 novembre 2014

EX MERCATO Cso SARDEGNA, guai a far sapere....





Credo che per ribadire l'interesse collettivo ed il diritto alla trasparenza e alla partecipazione degli abitanti ci sia solo la strada di una forte richiesta di "percorso partecipato" reale e tangibile.

Questo avviene se si determinano una serie di passaggi e di priorità essenziali, a mio vedere.
In primo luogo è necessario che TUTTE le componenti, le realtà ( abitative, commerciali, associazionistiche e produttive) vengano individuate o si palesino in modo da costruire un tavolo di lavoro in cui ognuna possa essere rappresentata per il tempo necessario all'elaborazione.

Il compito iniziale sarà quello di individuare un comune denominatore rispetto alle differenti esigenze ce si porteranno al analisi collettiva. In pratica capire a cosa dovrà rispondere un intervento nello specifico dell'area, individuando altresì i parametri di fondo che motivano un intervento piuttosto che un altro.

Una volta condiviso  l'obiettivo da raggiungere, le risposte che deve dare questo nuovo intervento, si procede per capire in che modo questo possa essere in pratica realizzato.
Verificando le opportune alternative e i probabili progetti di opere compatibili e funzionali alla destinazione, preventivamente decisa, della stessa area.

Perché questo si realizzi occorrono spazi adeguati che Amministrazione dovrebbe mettere a disposizione, così come gli strumenti adatti, quali le informazioni, i tecnici contabili, i progettisti e gli ingegneri. E il tempo necessario perché questo possa dimostrarsi produttivo.
A Bologna diversi anni fa  una situazione molo simile alla nostra ha avuto questo iter  e nel giro di due anni si è potuto realizzare un opera col consenso e nell interesse di tutti.

Ma condizione perché cio si realizzi è, a nostro dire, il congelamento di qualunque iniziativa di abbattimenti o modifica dell'esistente.

I Fondi destinati dal Comune all'operazione ExMercato devono essere utilizzati appunto per organizzare il percorso" di cui sopra che ha inevitabilmente dei costi. Oltre ovviamente a finanziare una vera e netta bonifica dell'area, tendente a togliere tutto quel che è stato aggiunto con gli anni alla struttura originale: cementi, asfalto,  arredi incongrui e costruzioni successive al 1927, oltre che la struttura di copertura dell area.

In quanto ci pare contraddittorio richiedere modifiche più o meno incisive ad un intervento assolutamente arbitrario e deciso da "qualcuno" senza consultare alcuno sul Territorio,
nel contempo alla richiesta sacrosanta di condivisone e di partecipazione popolare alla progettazione, giacchè questa di fatto è già avvenuta in segreto.

Ci pare inevitabile contrastare qualunque decisione di modifica dell'esistente, se non la bonifica e la pulizia, condizionandola alla attuazione del iter partecipato.

Poi all'interno della discussione, del confronto ed infine della sintesi, che avverrà si moduleranno e si medieranno le differenti proposte in base alle reali esigenze,
da li si determinerà l'esistenza di un Parco Urbano verde o di una piattaforma espositivo/commerciale, o di un polo cultura/servizi, o chissà che altro :)

Questo ci pare trasparente e democratico.
Questa la sintesi della nostra proposta.

Giuseppe pittaluga
capogruppo PRC municipioII
circolo PRC "dente" bianchini
piazza romagnosi 1


TATTARATTATTA' !!!! LA RISPOSTA.... NON SI FA ATTENDERE


Ieri sera, in seduta Municipale, bassa ValBisagno...
la tristissima Maggioranza attualmente succube della Presidenza ha VOTATO COMPATTA E FERREA CONTRO LA PROPOSTA DI "PERCORSO PARTECIPATO" su AREA EX MERCATO, proposto in Mozione da Rifondazione (percorso preso quasi pari da quello realizzato a Bologna da una giunta DS, anni fa)
La proposta era suscettibile di emendamenti, eventuali correzioni, o discussione atta a modifiche ovviamente non strutturali.




 

Come avevo previsto anche le componenti che si richiamano formalmente alla sinistra hanno taciuto e si sOno allineate all'ottusa obbedienza acritica.
Nessun intervento sulla questione, come dire...bocche cucite, ed una unanime contrarietà a quello che davvero al PD fa più paura:
che le persone possano realmente esprimersi, soprattutto su ciò che Lorsignori decidono sia bene.
 

Mozione votata favorevolmente SOLO da PRC/FdS ed M5S
Che si sappia chi sta con chi

Giuseppe


emergenze autunnali

Ad attenzione di :
area Tecnica
Municipio bassa ValBisagno

Oggetto:
segnalazione criticità

Buongiorno,

scrivo per segnalarVi un problema già riscontrato in altre occasioni, perciò credo ormai croniconelle giornate di pioggia intensa
In una piovosa mattina, intorno alle 8, ho attraversato tutta Corso Sardegna a piedi. Pioveva copiosamente e ho potuto constatare che, a un mese dall'alluvione, almeno due tombini di Corso Sardegna, quelli nel tratto tra la scuola Maria Ausiliatrice e il distributore Q8, sono completamente chiusi.  Non si tratta di  un tappo causato dalle foglie ma interno. Il risultato è che i passanti si bagnano oltre le caviglie, oppure passano i mezzo alla careggiata.
Comunque per i pedoni il momento più drammatico del percorso è costituito dal passaggio attraverso il tunnel fra Corso Sardegna e Corso Torino, andando in direzione mare. Sul tratto di strada prospiciente  il marciapiede si è formata un'enorme pozza d'acqua, parzialmente interrotta al centro e che riprende verso la fine del tunnel. Le automobili nel passare alzano un'onda che può arrivare anche a un metro d'altezza. Sono riuscito a passare indenne solamente grazie alla cortesia di un automobilista che, accortosi della situazione, si è praticamente fermato, bloccando la colonna dei veicoli.
Non sono problemi di oggi che rimangono però ad oggi insoluti, insieme alle decine di criticità quotidiane legate al dissesto idrico.
Per quanto poco si possa fare con le risorse del Municipio, sarebbe auspicabile un intervento risolutivo su queste due evidenti problematiche,
Grazie per l'attenzione e per la disponibilità,
cordialmente,
buon lavoro

giuseppe pittaluga
capogruppo prc
municipio bassa valbisagno

martedì 11 novembre 2014

domande retoriche



Al Sig. Presidente Consiglio Municipio III bassa ValBisagno

Dott. Massimo Ferrante

INTERROGAZONE A RISPOSTA IMMEDIATA EX ART 35 DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI MUNICIPALI

Oggetto: prevenzione e conoscenza delle situazioni di criticità dovuta alle piogge stagionali.


Ribadiamo che appresso alla progettazione di interventi particolarmente consistenti è necessaria una costante attenzione nella quotidianità così come una pianificazione mirata a razionalizzare e regimentare le centinaia di infiltrazioni , falde, rivi piovani, di cui è impregnato il territorio, necessaria quanto e più di alcuni palliativi già previsti, per permettere agli abitanti lo svolgimento delle attività quotidiane.


Oggi a tre anni dal 2011 e a pochi giorni dall'ennesima tragedia, dopo mille parole su di un territorio ricco di criticità idrrogeologiche

Chiediamo alla Giunta Municipale ed al Assessore competente:
che venga reso noto nei dettagli, quale che sia a questo punto, lo stato dell'arte rispetto alla prevista mappatura dei rivi, tombinati, intubati o ancora liberi, e delle sorgive nel territorio di competenza del nostro Municipio.

Certi della Vs attenzione, dovuta alle tematiche trattate,
cordialmente

Giuseppe Pittaluga
Capogruppo PRC
Municipio bassa ValBisagno

&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&

All'attenzione di
Consiglio di Municipio
Gruppo Consiliare: Rifondazione Comunista/ F.d.S

Al Sig. Presidente Consiglio Municipio III bassa ValBisagno
Dott. Massimo Ferrante

INTERROGAZONE A RISPOSTA IMMEDIATA EX ART 35 DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI MUNICIPALI

Oggetto: situazioni di criticità quotidiana dovuta allo stato precario delle fognature.

Legato alla questione idrica appare evidente il problema delle fogne scoppiate, danneggiate o confluite inavvertitamente nelle condotte per l'acqua bianca. 
Solo nel tratto a monte del Fereggiano sono almeno tre le fogne che evidentemente sfociano nell'alveo direttamente. Una all'altezza del bar/latteria di Via Pinetti, un altra sotto la nuova copertura a monte di lago Merlo, ed una ennesima all'altezza di Pedegoli.
Altre situazioni analoghe si riscontrano in altri siti, confluendo i liquami nelle caditoie piovane, come Via del Molinetto, è difficile stabilirne la provenienza. sarebbe in questo caso necessaria una verifica generale.
La situazione, nel perdurare, sta oggettivamente mettendo a rischio l'incolumità igienico sanitaria degli abitanti oltreché degradare ulteriormente l'ambiente.

Auspicando che la stessa Giunta Municipale eserciti la corretta pressione verso l'Amministrazione centrale afinche si persegua una pianificazione di intervento su rivi, acque bianche, acque nere, concertata tra gli Enti che dell'acqua in città si occupano; 
chiediamo intanto alla Giunta ed al Assessore competente:
quali gli interventi previsti, con quali modalità e quali tempi, atti a risolvere le criticità più urgenti quali quelle descritte sopra.

Certi di una pronta e attenta risposta,
cordialmente

Giuseppe Pittaluga
Capogruppo PRC
Municipio bassa Valbisagno