Intervento del capogruppo Partito Rifiondazione Comunista,
riguardo alla Proposta del Programma triennale dei Lavori Pubblici:
Il PRC genovese considera il risanamento del Territorio e del dissesto idrogeologico come priorità cittadina anche nelle sue declinazioni Politiche, e siamo soddisfatti della dichiarazione x cui l'impegno del Piano Triennale presentato è conseguire obbiettivi che rispondano a questa esigenza.
Difficile ora analizzare tutti gli interventi, mi limito a vedere come il Piano si realizza, come incide nel nostro Municipio: in 4 interventi. Che a nostro dire hanno, in realtà, poco a che fare con la questione idrogeologica, pur essendo la nostra una delle aree ad interesse nazionale.
La copertura del Mercato di Terralba: va da sè che se io pago l'affitto il mio padrone di casa è tenuto a far si che il tetto non mi caschi in testa, così è per l'intervento in questione. Si è detto che è il secondo mercato di Genova... se si volesse salvaguardare la piccola rete commerciale, importante sotto più aspetti, xciò incentivarne lo sviluppo capillare e diffuso non si sarebbe asservita l'intera zona e gli Abitanti alla logistica privata della grande distribuzione, concentrando quattro o cinque supermercati in quella zona: questo non ha ottenuto ne un calmiere dei prezzi (infatti si va ancora al mercato, x risparmiare) ne un pluralismo mercantile visto che le grandi catene offrono prodotti standard e di bassa qualità in genere. Siamo in tempo per rimediare, se l'intervento sul tetto del mercato Terralba auspica questa direzione.
Piazza Martinez: nuovamente un intervento "dovuto" in quanto se non altro riparatore per il pregresso e di prevenzione civile per il futuro. Che nulla c'entra con le piene e le alluvioni. Nonostante che 250mila eur siano davvero pochi la nostra aspettativa è che il Municipio3 riesca a coordinare le realtà interessate in un processo di Urbanistica Partecipata, impostazione della quale il ns Presidente da tempo si rende promotore; pensavamo ad un coinvolgimento della facoltà di Architettura, così come dei Plessi Scolastici vicini.
Rio Finocchiara e Via omonima: Ecco dove un lavoro previsto tocca il tema idrogeologico. Qui siamo in uno dei punti critici davvero, uno dei due torrenti affluenti al Fereggiano in cui la piena del novembre scorso ha preso forma, alimentata in seguito dalle mille fiumare dei versanti. Con 500mila eur si interviene sugli argini del Rio nel segmento ancora abitato interno alla piccola valle, si parla di ingegneria naturalistica, bene, ma ci chiediamo se non fosse un lavoro organico ad un'intervento più ampio, che prevedesse intanto di bloccare la frana dal poligono di tiro,e di risolvere la questione dei muraglioni di contenimento di materiali della cava che sono accumulati dagli anni "40: una spada di damocle sulla testa degli Abitanti. Diversamente anche qui si sbaglia: è come sistemare lo zoccolo di una casa con tetto e pareti pericolanti.
Una parola sulla questione di Via Molinetto, che conosciamo bene. Non è un'intervento iscrivibile nel piano triennali, infatti non c'era scritto. Bene che sia fatto ed al più presto, ma si tratta di un lavoro che coop7 fa a sue spese, rimborsata in qualche modo con fondi UE, e tramite la Regione regalerebbe al Comune.
Infine lo Scolmatore: non abbiamo capito che cosa sarebbe, o meglio che lavori si effettuerebbero con quella cifra apparentemente stanziata, non abbiamo visto un Progetto, un disegno... Allora c'è un progetto sconosciuto che prevede un intervento sotto un Territorio di cui conosciamo ancora meno: le verifiche, i sondaggi, non sono recenti, anzi, e sappiamo come la semplice costruzione di un box modifichi il corso di rii e caditoie, e negli ultimi 10anni s'è costruito di tutto in quell'area... persino della falda presente e rilevata sotto terralba non si conosce l'ampiezza. Non abbiamo neanche chiaro se quel che si propone "scolmerebbe" alla fine l'acqua o sarebbe solo propedeutico all'Opera principale.
Ma ammesso e non concesso che davvero sia realizzabile la deviazione della piena del Fereggiano con quella cifra. Dove sono i 59 milioni di euro? Dipendono dallo stanziamento richiesto in Piano-Città, per il quale genova ha presentato Progetti tutti cantierabili per un totale di 120 ML mi pare... Sicuramente i ns politici appoggeranno la destinazione per il Risanamento Idrogeologico, e sicuramente "forzeranno" verso la Val Bisagno, probabilmente verranno anche accordati una parte di Fondi, magari 50/60 milioni con destino la Valbisagno. Tutta.
Il buon lavoro per evidenziare alcune cose del Pres Ferrante e il dibattito che il PRC con le Associaz come wwf e legambient hanno promosso, han fatto si che nelle proposte rientrasse la Bassa Valbisagno. Il nostro Municipio. Rientrasse almeno per una parte, ottimisticamente.
Ma in quel caso pur sommando ad essi i cinque milioni promessi dal Comune, indebitando i Cittadini, e quei cinque messi dalla Regione, il totale dei Fondi non consentirebbe neanche quel mini-scolmatore ultimamente progettato...
Noi chiediamo che realisticamente, non in contrasto con l'Opera cmq prevista ma in misura complementare, quei soldi siano spesi per i lavori previsti dal Piano di Bacino: interventi diffusi come la regimentazione idraulica e naturalistica delle acque sui versanti trasformati in fiumare improvvise e assassine dall'impermeabilizzazione; puntando nell'immediato sull'allargamento, realizzabile in breve periodo, dell'Alveo del Fereggiano da L Merlo al Bisagno. Coscienti che questo non ci salverebbe dalla piena di 1200m3, ma sanerebbe l'abitabilità, il commercio e l'esistenza di un'ampia area e ci permetterebbe di sopravvivere: ogni volta che piove un pò di più le discese son torrenti e i fondi son allagati!
In attesa che lo Stato trovi modo di finanziare interventi più impegnativi, potremmo almeno affrontare meglio la quotidianità.
Rifondazione Comunista
consigliere giuseppe pittaluga
DICHIARAZIONE DI VOTO:
Abbiamo analizzato come ininfluenti gli interventi previsti, almeno sul piano idrogeologico.
Non votiamo contro l'intero Programma: alcuni lavori crediamo siano urgenti e utili, a Martinez ci son cresciuto personalmente mi dispiace vederla ridotta così, era e sarebbe un aggregatore di socialità, cerchiamo di andare in questa direzione.
Ma ripetiamo che affrontare il problema del Territorio solo da un punto di vista idraulico non aiuta, le criticità riguardano l'aspetto urbanistico e la progressione di interventi diffusi di recupero e risanamento, questa intendiamo come messa in sicurezza del territorio, la sua cura e manutenzione.
Nostra intenzione è promuovere quegli interventi previsti e non in contrasto con altri: l'allargamento del Fereggiano sino al Bisagno, il suo affluire naturalizzato; una pianificazione di microinterventi sui versanti per riattivare caditoie e rivi nella loro funzionalità, e ricostruire una regimentazione adeguata alle condizioni create non solo dalla speculazione del 9oo ma dalle costruzioni/accessi/box realizzati ultimamente a quote pericolose in collina. Questo, ripeto, per sopravvivere. E per creare lavoro e sicurezza.
Consideriamo inadeguato, in linea di massima, il Programma rispetto alle urgenze ed alle priorità del nostro Territorio, lo spettro d'offerta delle quali è talmente ampio che in parte vengono comunque da questo accolte.
Voto di Astensione.
Partito della Rifondazione Comunista
MunicipioIII Bassa ValBisagno