COMUNE DI GENOVA
COMUNICATO STAMPA
INSIEME PER IL QUARTIERE: LA CASA CIRCONDARIALE E IL MUNICIPIO
L’assessore alle Manutenzioni, Giovanni Crivello, e il Presidente del Municipio 3
Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante, hanno affrontato le possibili soluzioni volte a
rimuovere le condizioni di degrado di un’area antistante la Casa Circondariale di
Marassi.
Alla fine dell’estate sono pervenute le segnalazioni dei cittadini del quartiere che
hanno sollecitato l’intervento delle istituzioni per bonificare l’area sottostante il muro di
cinta del carcere di Marassi, nel tratto est lungo Corso De Stefanis e in quello nord di
via Del Faggio.
A fronte di ciò, la Civica Amministrazione, il Municipio 3 e la Direzione
dell’Amministrazione Penitenziaria, nella persona del Dottor Salvatore Mazzeo, si
sono incontrati per avviare un progetto di collaborazione teso a risolvere il problema.
Anche raccogliendo le istanze della cittadinanza, si è ritenuto di predisporre uno
specifico progetto di utilità sociale che prevedesse la collaborazione, a titolo di
volontariato, di detenuti dell’Amministrazione Penitenziaria per il risanamento igienicosanitario dell’area, supportati dalle aziende comunali Aster e Amiu, sotto il patrocinio
del Municipio 3.
Il progetto sviluppatosi presenta, infatti, due obiettivi: da un lato quello del risanamento
ambientale dell’area, dall’altro di cogliere l’opportunità offerta a titolo di volontariato dai
detenuti che si mettono a disposizione per scopi di utilità sociale, consentendo loro di
restituire alla società una parte del danno cagionato a seguito dei reati commessi.
Questo approccio è consueto per l’Amministrazione Penitenziaria e costituisce
applicazione di quanto previsto dall’Ordinamento Penitenziario, nelle parti che
disciplinano il lavoro all’esterno dell’Istituto.
L'avvio delle attività decorrerà da lunedì 24 settembre fino a venerdì 5 ottobre e
consteranno di azioni di pulizia approfondita, sia sul fronte della vegetazione che dei
rifiuti abbandonati.
Le istituzioni coinvolte si impegnano anche a prevedere che in futuro l’area possa
essere rivisitata dal punto di vista strutturale in modo da evitare ulteriori forme di
degrado.
Genova, 20 settembre 2012