Marchetta di periferia in tivù per alcuni esponenti di partiti e liste della minoranza al Municipio3.
Avranno pensato "tanto non è che ci vedano milioni... e fa esperienza per i più giovani" (impomatati per l'occasione...). Tra due chiacchere generiche sul fatto che loro non c'entrano xchè non sono maggioranza, qualcuno ha tentato pure la demagogia ... vabbè.
Nessuna intenzione, o forse nessuna conoscenza, per parlare, criticare, proporre iniziative per la salute e la tranquillità del territorio devastato (vedi.mercantile23.9) e dei suoi abitanti.
Non magari soluzioni tecniche, almeno indicazioni, prospettive politiche sullo sviluppo.
Per fortuna qualcun altro lo fa, prova a percorrere strade alternative allo status quo, cominciamo a riconoscerci.
Personalmente non ho ritenuto di essere presente, come Consigliere FdS, alla cosa, pur abitando in loco e avendo ancor ora interrotta la strada di casa, ci saranno occasioni più adeguate, anche in contraddittorio per dialogare coi media; del resto il mio, il nostro impegno nel quartiere, da Pianderlino a Pzza Romagnosi, da tempo è nella realtà quotidiana, lì ora è necessario confrontarci e stimolare discussione e magari da lì organizzarci nella mobilitazione, non possiamo essere solo un tramite o portavoce, ma parte in causa coinvolta a pieno titolo nelle contraddizioni che rileviamo e in cui trovano spazio le istanze rivendicate, a volte antagoniste rispetto alla direzione che si sta prendendo, agli obbiettivi non dichiarati che alcuni stanno perseguendo, anche nella nostra Città.
A Quezzi abitiamo più di 10mila persone.
Se usciamo tutti di casa allo stesso tempo, per strada non ci stiamo.
E dal Comune parlano di "gestire l'emergenza" ...mhà!
Nonostante il buon tentativo del giornalista che ha intervistato, lungo l'alveo, un serio tecnico con domande sensate, per dare uno standard minimo di documentazione alla cosa, la stessa secondo me ha subito la tendenza a ridurre la questione, quasi a sminuirla, con i telefonini dei pochi abitanti intervenuti e con i commenti generici riportati dal conduttore...
Apprezzabile il tentativo di fare della cronaca un elemento di condivisione, di portare tecnici competenti tra la gente e di lasciare spazio alle persone comuni. A Genova l'indagine e i dossier giornalistici sulle questioni, sono rari, ben venga chi cerca di rinnovare.
Ma, ad esempio, una frase sensata di un abitante intervenuto, sui Fondi destinati alle infrastrutture a Molassana non è stata purtroppo colta per la sua valenza...
Forse gli intervenuti con l'autorevolezza istituzionale di cui sopra saranno stati inconsapevoli di portar acqua (x rimaner in tema) al mulino di chi, allargando le braccia e riducendo il problema ad un inadeguato incrocio di tubi, aspetta che la tragedia sia così grande e diffusa da diventar insostenibile ed ottenere miliardi di euro dallo Stato centrale nelle sue emanazioni, per porvi un enorme rimedio...
Immagino che gli stessi potrebbero pensare che dal Monviso sino al suo Delta, anche il Fiume Pò lo si possa condizionare in un grande grande tubo, sul quale si potrebbe anche edificare, sopra e intorno, da cui partirebbero tanti altri tubi per i Comuni a cui serve l'acqua... di tubo in tubo così il problema Idrico è risolto e nascono tanti imprenditori che danno, da lavorare. Che ideona, eh?! Bè, sono nella prospettiva giusta per farlo.
E noi gli affidiamo la nostra Città, senza se e senza ma, perchè se quasi uno su tre li ha votati adesso quel che decidono... decidono. Essendo per il nostro bene, non ci pare opportuno, ci pare forse male chieder di condivider tra noi il contenuto dei Progetti e magari volervi partecipare con le nostre esigenze, o addirittura sentendoci parte in causa criticare e modificare... Ci sentiremmo ingrati. ...Qualcuno pare pensarla così, e si adegua.
Invece si potrebbe pensare che l'intelligenza e la buona fede permettano alle persone in grado di avere iniziativa, di sostenere una direzione differente per lo sviluppo e il risanamento della nostra Città e del Territorio che la circonda, sviluppo della conoscenza, della solidarietà e della qualità di vita, del lavoro e dell'economia sostenibile anche se guarda a grandi numeri...
A partire dal risanamento della Valle del Fereggiano, dalla creazione del Parco Urbano, dalla condivisione con gli Abitanti degli interventi e della pianificazione urbanistica....
Nessun commento:
Posta un commento