Eravam
rimasti che la consapevolezza di non poter ulteriormente sbancare i
piedi delle colline intorno e dentro la città aveva impedito che
l'ultimo "zoccolo" di roccia che regge la popolosa area in collina sopra
a Piazza Solari potesse venir scalzato mettendo in pericolo centinaia
di Abitanti.
L'illuminato A,D. dell'Istituto
Religioso, proprietario dell'area verde scoscesa a picco sulla
Piazza, aveva ceduto gratuitamente, dietro compensazioni contrattate in
maniera trasparente col Comune, l'intera area alla Città.
Grazie
al coinvolgimento della Facoltà di Ingegneria si è in seguito
progettato un intervento in parte naturalistico di drenaggio,
convogliamento e controllo delle acque piovane e delle molte falde che
penetrano la collina, e col contributo degli studenti di Architettura
del Paesaggio si è realizzato un intervento di salvaguardia e
risanamento dell'ampia "liggia" in questione.
Utilizzando
la suddetta area si è potuto pianificare, per la prima volta, la
regimentazione delle acque bianche di tutto il versante densamente
urbanizzato, che versava in condizioni invivibili per via della assenza
di condutture e tombinature efficaci.
Lo stesso
modesto ma ben vivo Rio, che scorre ora visibile nei giorni di pioggia,
ne è diventato elemento essenziale, in quanto caditoia di raccolta
acque naturale.
Rendendo la scarpata una
gradinata a terrazze, utilizzando gabbie di pietre per i perimetri e
terra di riempimento, qualche arbusto adeguato, al di sotto della quale
l'acqua puo scorrere e rallentare adeguatamente convogliata, è
andata aumentando la capacità di assorbimento e trattenuta della pioggia
evitando così ora anche che la stessa precipiti sulla Piazza
sottostante.
Inoltre l'edificio scolastico
limitrofo evita ora le innumerevoli infiltrazioni di umidità compreso la
grande pozza perenne vicino all'ingresso, facendo così risparmiare in
manutenzione e assicurando maggiore salubrità ai bimbi.
Persino
gli abominevoli Box interrati, purtroppo già realizzati all'epoca prima
del ravvedimento del suddetto A.D., ne hanno risentito positivamente,
rallentandosi almeno nel inesorabile disfacimento dovuto ai tempi di
usura del calcestruzzo che è andato a sostituire la roccia.
E'
anche un bel vedere ora dal basso di Piazza Solari, si evidenzia
l'edificio dell'Istituto benevolo, che ne ha guadagnato in popolarità e
stima tra gli abitanti e le Istituzioni, oltre che le suddette
compensazioni.
Bè, niente è realmente successo.
Forse sarebbe così, o così andrebbe, se fossimo a viver in una Fiaba.
O
se semplicemente gli Abitanti e le esigenze comuni contassero qualcosa,
magari se lo pretendessimo, rivendicando istanze semplicemente di buon
senso.
Un buon senso collettivo, che ha inevitabilmente
obbiettivi opposti a quelli dei mille egoismi privati di cui si nutre
l'ottuso Status Quo.
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