e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

mercoledì 27 marzo 2013

Box e Silos: una new gost-town genovese.


(fotografia presa "in rete")
Recente è il crollo di un terrazzo in Via Carlo Varese, l'ultimo di una continua serie di cedimenti e frane che interessa il nostro quartiere insieme alla nostra città intera, con particolare intensità nelle colline, dove si è accanita la speculazione edilizia in superficie.
Le colline sono state in realtà anche smembrate "internamente", essendo i luoghi dove negli ultimi venti anni si è occupato alche il territorio sottostante, dove si son sbancate tonnellate di roccia e terra per far posto ad un reticolo di box "interrati", un ginepraio da far invidia alla città in superficie.
Una postmoderna e anonima Gost-Town è stata creata nel sottosuolo, migliaia di loculi-auto collegati tra loro da accessi e ascensori sotterranei, luce artificiale che si attiva a sensori e grigi guard-rai che percorrono due, quattro, sei livelli di profondità, custoditi da cellule fotoelettriche...

Via Varese è in piano ed è parallela pur in quota differente a Via Cellini, le separa una fila di palazzi e un dislivello di diversi metri, via Cellini sale parallela lungo il pendio: fino a qualche anno fa il confine tra le Vie era una scarpata di roccia con una collinetta che ospitava una casa rurale.
Negli anni 90 l'intera collinetta di roccia fu sbancata e al suo posto costruito un mega box con accesso da via cellini, sul suo tetto un campetto e due aiuole. Lo si inquadra bene con googlemaps.

Negli anni 40 in occasione della guerra si costruì in Via c varese un rifugio antibombardamento, la galleria
n°54, la più lunga di Genova, e la si fece attraversare, in diagonale verso san Fruttuoso, tutto il monte alle spalle della Via per sbucare in Piazza Martinez, dietro la chiesa (dove ancora esiste un tratto della vecchia creusa in salita precedente a via cellini). L'interno del tunnel è ampio e poteva ospitare migliaia di persone, la volta centrale arriva ai 7metri di altezza e comprende diverse nicchie e uscite di emergenza laterali, una di queste in direzione di via varese, portava dove il condominio avrebbe poi ottenuto i permessi per cementificare uso box.
In seguito, alla metà degli anni 90 una impresa edile iniziò a sbancare l'intera collina sovrastante la vecchia galleria sino ad arrivare a pochi metri, forse un paio, dalla volta del tunnel-rifugio poggiandosi praticamente sopra ad esso che resisteva indenne da 60anni; con la tecnica dell'epoca si cercò di stabilizzare bene il tutto e il progetto venne portato a termine, nonostante diverse critiche.

Questo recente crollo dovrebbe metterci in allarme rispetto a tutte quelle strutture che negli anni sono state realizzate nel sottosuolo e in seguito utilizzate con ben poca manutenzione, al di là delle condizioni idrogeologiche in costante mutamento e degli inevitabili punti di contatto con precedenti e differenti opere.
Basterebbe considerare che gli stessi tempi di usura dei materiali impiegati e delle strutture realizzate sono irrisori in edifici in superfiice, con continue e necessarie riparazioni e adeguamenti, tanto da considerare vantaggioso ad un certo punto abbattere e costruirne di nuovi.
Cosa ne è di quegli scheletri di cemento armato occultati tra la terra dove gli agenti ambientali ne corrodono il ferro e ne sciolgono il cemento, questi contenitori costruiti negli anni 90 a che punto sono di degrado... forse stanno iniziando a cedere, o forse succederà tra un pò di tempo, è comunque inevitabile che presto questi scafandri inizino a crollare, e con essi i palazzi a 5piani con cui le colline son densamente edificate, oppure bisognerà rimediare, forse riempendoli di cemento se fosse troppo costoso riparane la struttura, certo non si potrà "abbattere" la nostra Gost-Town... sarebbe più facile coi grattaceli mi sà.

Rifondazione sostiene che è necessario fermare qualunque iniziativa, privata o meno, di sbancamento e consumo del territorio e verificare quanto l'offensiva speculativa degli ultimi anni ha inciso sulle condizioni di sicurezza alla luce degli ultimi eventi idrogeologici, risanando il sanabile e rimediando dove il danno è irreversibile..

giuseppe.pittaluga
gruppo PRC
Municipio3 bassa ValBisagno

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