e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

martedì 26 marzo 2013

WI-FI "free" nelle Scuole Superiori, in cambio di "profili" eccellenti?


La settimana scorsa ho assistito per il Municipio ad un incontro sulla informatizzazione degli Istituti Scolastici, in vista della auspicata "scuola 2.0".
La presentazione riguardava l'iniziativa commerciale dell'azienda di informatica e comunicazione "retelibera" in atto su territorio nazionale; nello specifico promuove la possibilità a soggetti privati di istallare un servizio di wi-fi free con copertura di campo di 200metri circa e di diffonderlo.
La sperimentazione presentata riguarda la variante approntata per fornire un servizio utile agli Istituti Scolastici: oltre all'impianto di una antenna wi-fi gratuito prevede l'utilizzo di un sistema di navigazione on line che viaggi su due canali separati rispetto all'utilizzo da parte di studenti o invece di corpo docente.
Oltre ai funzionari commerciali della Azienda sono presenti il Preside dell'Istituto Fermi Scuola pilota nella sperimentazione, il Presidente del Consiglio d'Istituto e l'Assessore della Regione sig.Rossetti

L'assessore Regionale, dopo aver giustamente criticato la selezione per accedere agli studi superiori, nella sua premessa ringrazia l'Azienda promotrice, dando per scontato e inevitabile l'intervento a supporto del'Istruzione delle Imprese commerciali, nella logica (secondo noi perdente) di procrastinare la priorità della Scuola alle contingenze economiche, appresso a scellerati patti fiscali e cecità politiche. 
Così avviene anche  per l'informatizzazione del nostro sistema scolastico, tranne i casi onorevoli citati dall'Assessore.
Il Liceo Fermi si è fatto carico di sperimentare l'hardware e il sistema wi-fi promosso, che ci è stato presentato oggi con la sua modalità di base e con la possibilità di modularla in parte a risposta di diverse esigenze.
Nonostante l'esperienza positiva riportata in quest'anno di sperimentazioni, alcune riflessioni critiche sorgono comunque, ed in parte coincidono con alcune tematiche prese in considerazione a suo tempo dal C.d.I e dal Dirigente Scolastico

Rispetto all'esistenza di un "parental control" sui minori riteniamo la navigazione non censurabile in linea di massima, e cmq che l'accesso critico possa almeno essere contrattato internamente agli istituti, componente studentesca compresa, sia positivo.
Ma la riserva di fondo è che il sistema proposto dalla ditta è probabilmente un ottimo incentivo ma rischia di esser un semplice confort a cui siamo abituati trasferito all'interno degli istituti scolastici e permettere la connessione anche da li e gratuitamente dai supporti tecno privati per magari agevolare anche la comunicazione interna. Se così fosse allora questo sarebbe semplicemente un "cavallo di troia" per penetrare con la "propaganda commerciale" all'interno di luoghi che almeno fisicamente sono tutelati da questo tipo di invadenze. Pubblicità di altissimo valore commerciale giacchè permette di indirizzare ad un target preciso prodotti adatti alle esigenze specifiche. Verò è che si prevede un opzione senza pubblicità ma a pagamento.
Forse un'aspetto di maggior interesse pubblico lo coglierebbe qual'ora nel progetto si contemplasse anche l'ovvia informatizzazione dell'Istituto ospite, mettendo a disposizione, comodato gratuito, i supporti elettronici software che consentirebbero l'utilizzo dell'antenna wi-fi e del hardware acquisiti, dai PC in classe, alle lavagne elettroniche, alle stampanti.
Divenendo questo patrimonio di utilizzo comune nell'Istituto, rendendo di facile e comune acceso l'hardware allora se ne comprendono la funzione e le potenzialità. Inoltre penso che l'impresa stessa avrebbe modo di sperimentare e progredire il sistema sul campo adattandolo alle differenti esigenze, guadagnando in esperienza.

Rispetto alle clausole commerciali sarebbe utile capire se nel caso di rifiuto della pubblicità la spesa per l'istituto sarebbe cmq inferiore alle proposte delle compagnie telefoniche, come anche se nel caso di ampiezza della Scuola superiore ai 200mt preventivati è compresa l'attivazione di "ponti"; inoltre giacchè viene paragonata al "campo" in funzione intorno alle antenne delle farmacie sembra che la potenza permetta poche delle operazioni possibili on line, e nel caso di Licei e Istituti Tecnici la necessità sono molteplici.
Sembrerebbe necessario intanto prevedere la possibilità di recesso unilaterale da parte del cliente senza oneri a carico ne penali, questo per garantire il costante controllo da parte dell'utente.

In attesa di normative che valutino anche l'esistenza dello spazio virtuale, dove il cancello della Scuola non basta a fermare un inserzione pubblicitaria. 
Auspicando che i Dirigenti e i Consigli scelgano di mantenere la tutela, quindi di optare per la soluzione a pagamento, avendo magari in qualche caso ancora risorse a disposizione, pensiamo però che debba essere la Città stessa, con il Comune a farsi carico di questa istanza largamente diffusa in ogni settore e realizzi un diffuso wi-fi cittadino, in modo che non sia necessario vendersi la privacy per accedere ad un diritto che ci permetterebbe di compiere diversi doveri. I Municipi dovrebbero essere in prima fila ad elaborare proposte e soluzioni modellate sulle esigenze del territorio.

giuseppe.pittaluga gruppo PRC municipio3 bassa valbisagno

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