e non pochi grassi interessi, dall'area mercato alla metropolitana, finanche bacini fluviali e opere abbastanza "grandi" da esser appetibili businnes, come lo scolmatore...

Il Decentramento sarebbe un'opportunità di partecipazione, pensare di arrivare all'idea di PortoAlegre magari è eccessivo ma pretendere di sapere e incidere sulle scelte che ci riguardano dovrebbe esser il minimo sindacale, credo.

sabato 27 dicembre 2014

PRC bassaValBisagno, due colpi, due centri.



Due colpi, due centri.
Rifondazione all'opposizione nel ns Municipio incide ancor di più! :)




Caso numero uno: "in fico con accusa".


Da agosto proviamo a scoprire, domandando ripetutivamente quali le manovre astutamente programmate dalla Amministrazione per trasformare l'area a monte di Largo Merlo, dove sbuca il nuovo ascensore, nel "baricentro" del quartiere e concentrare lì, nel "largo" ricavato dalle ultime tombinature, i flussi pedonali e veicolare dell'intera Valle.
Solo che come sappiamo bene, prima e dopo quella "piastra" l'unica strada del quartiere è stretta e intasata...
Il risultato è un concentramento di elementi che necessita ognuno dell'applicazione di normative e regole, che se non contestualizzate a dovere e con buon senso, vanno a contraddirsi una con l'altra creando situazioni di pericolo e incomprensioni diffuse.


Molti Abitanti del luogo hanno elaborato in alcuni incontri autoconvocati diversi suggerimenti e modifiche pratiche, rispetto a posizionamento strisce pedonali, fermate di bus, paletti e protezioni.
Dopo aver invano atteso un minimo di considerazione e dopo esser stati snobbati dalla Presidenza, gli Abitanti hanno chiesto di intervenire politicamente.
Rifondazione nel quartiere è ormai di fatto l'unico riferimento per un dissenso, ben motivato, verso l'egemonia ottusa e arrogante che domina da anni nella Valle come nella Città.


Come è ns abitudine abbiamo raccolte le istanze per rivendicarne la sostanza politica, e come tattica utile ad ottenere un minimo di ritorno abbiamo pensato, d'accordo con i redattori della stessa, che:
ad una Mozione scritta dagli stessi Cittadini, la Maggioranza del Consiglio di Municipio non avrebbe potuto certo votare contro. e seppur irritata, avrebbe dovuto almeno convocare una Commissione Municipale per verificare la bontà degli argomenti riportati così come l'aderenza dell'intervento realizzato rispetto alla situazione reale del area in questione.


Così è stato.
Dopo aver letto la mozione (link: http://marassi-quezzi-sanfruttuoso.blogspot.it/2014/12/mozione-su-concentramento-in-via.html) e prima della votazione in Aula, l'Assessore Municipale alla viabilità è intervenuto dicendo che dopo aver fatto un sopralluogo in loco ha potuto vedere come pur avendo l'Amministrazione adempiuto alle normative, la situazione sia suscettibile di miglioramenti in quanto effettivamente tutto è concentrato in poco spazio, evidenziando quanto le sperimentazione e le successive modifiche siano effettivamente necessarie, e soprattutto che presto ci sarà una COMMISSIONE MUNICIPALE sulla questione, dove Cittadini, Amministratori e referenti di AMT e dei VVUU saranno presenti per discutere e verificare.
Ed è proprio quel che noi si chiedeva, da tempo, insieme agli Abitanti.






Caso numero due: "dalla parte di chi ci vive"
Rifondazione Comunista individua un locale proprietà ASL in abbandono seppur in buono stato, limitrofo all'asilo Albero d'Oro. Propone l'acquisizione e la destinazione al Patrimonio Comunale, nello specifico di quello Scolastico, per spostarvi la Scuola per l'Infanzia Sanfruttuoso, allocata nel obsoleto e buio edificio a fianco il Municipio in Piazza Manzoni, come soluzione migliorativa.


Noi riproponiamo oggi questa soluzione in considerazione dei danni rilevanti subiti dalla Scuola stessa nel corso dell'ultima alluvione. Lo facciamo con una Mozione, chiara e sottoscrivibile da molti, passibile cmq di migliorie ed emendamenti, che ci dichiariamo da subito pronti a discutere ed accogliere:
(link: http://marassi-quezzi-sanfruttuoso.blogspot.it/2014/12/una-buona-soluzione-per-lasilo.html)


Quando leggo la Mozione in Consiglio, alla fine,  mi si alza un Consigliere PD con uno strano OdG: propone una Mozione del PD e soci, identica alla nostra tranne che... nelle frasi conclusive.
Una Mozione copia/incolla, con però la furbizia finale...
Non sarebbe una cosa di poco conto, noi chiediamo nella ns richiesta che i locali diventino CMQ patrimonio pubblico e, se è economicamente sostenibile (e ne siam certi), diventino una Scuola.
Lorsignori invece no. La piccola modifica apportata dal PD dice che, SOLO se è economicamente conveniente farci la Scuola, i locali allora diventerebbero patrimonio pubblico, mantenendo come prioritaria per la Scuola la locazione originale (!).


Rifondazione Comunista, ovviamente, ha votato a favore anche di questa Mozione, considerando che l'obbiettivo che ci avevano chiesto come prioritario le lavoratrici della Scuola veniva così raggiunto.
Di fatto l'indagine svolta a primavera dal Partito e la proposta di acquisizione dei locali, hanno costruito l'opportunità di migliorare realmente le condizioni di lavoro delle maestranze impegnate in quella Scuola, migliorare le condizioni di svolgimento delle attività dei ragazzi dell'Istituto, e le esigenze molteplici delle famiglie di questi.
Ed è anch'essa una questione che noi si poneva da tempo.


Che poi una personalità nota per le sue intemperanze e le furbizie riesca a inandiare in una Sede Istituzionale una prassi così ridicola per impossessarsi di una Istanza, seppur essa già patrimonio condiviso, ... mhà, darebbe anche un po' da pensare.




Bè, :) :) :) buon laico natale a tutte le compagne ed i compagni!!
g,





















UNA BUONA SOLUZIONE PER L'ASILO SANFRUTTUOSO CHE RIFONDAZIONE PROPONE DA UN ANNO !

Municipio bassa ValBisagno,

Ad attenzione del Presidente di Municipio, Arch. M. Ferrante

Mozione al Consiglio ed alla Giunta del MunicipioIII bassa Valbisagno per favorire una soluzione alle difficoltà, dovute alla alluvione, in cui versa la Scuola per l'Infanzia "SanFruttuoso", e nel contempo recuperare dal degrado una struttura, già segnalata come potenziale utilizzabile, previo accordi con ASL.
Oggetto
Immobile sito in Via Salita Nuova NS del Monte N
di Proprietà ASL3
.
Richiesta di
Acquisizione al Patrimonio Comunale, e riqualificazione, della struttura attualmente proprietà di ASL e attualmente inoccupata, e destinazione a sede scolastica comunale atta ad ospitare l'Asilo Comunale “san fruttuoso”.
appurato
che l'edificio di Piazza Manzoni 2, che ospitava sino a ottobre la Scuola per l'Infanzia “SanFruttuoso”, si è allagato negli ultimi eventi alluvionali
che i lavori di recupero dovranno protrarsi inevitabilmente considerati i danni subiti
che a seguito di questo le Classi componenti la Scuola sono state trasferite momentaneamente all'Istituto per l'Infanzia “Luzzati”
che questo crea, nonostante l'impegno del personale e delle famiglie, inevitabili disagi di varia natura
Considerando
che la suddetta struttura sita in Via Salita Nuova NS del Monte, si trova in condizioni di buono stato e di agibilità, cmq da accertare
che pare adeguata ad ospitare l'organizzazione scolastica necessaria al servizio materna, detto 3-6 anni,
che la netta prossimità con il già presente Asilo Nido “albero d'oro”, creerebbe un polo scolastico dedicato alla prima infanzia
che questo permetterebbe l'utilizzo comune tra i due Istituti delle Risorse ottimizzandone l'utilizzo (vedi Cucina interna)
che l'accessibilità alla struttura da parte di utenza e servizi è certa e sperimentata dal pregresso
che è posta in una situazione urbanistica centrale rispetto al quartiere, vicina alla precedente locazione scelta dall'utenza
che la suddetta struttura è al momento abbandonata da anni, e a forte rischio degrado.
Che al momento la proprietà ASL pare non avere progetti su quella struttura
si richiede che
il Comune si attivi nelle procedure necessarie affinchè la struttura entri presto a far parte del patrimonio pubblico comunale dell'edilizia scolastica,
Questo in funzione di un immediato adeguamento strutturale e successivo trasferimento della Scuola dell'Infanzia “SanFruttuoso” e la conseguente creazione di un Polo per l'Infanzia

al fine di
permettere al personale della Scuola di pianificare con coerenza il lavoro
permettere ai genitori ed ai ragazzi di avere un riferimento stabile ed adeguato
evitare di interferire o turbare la continuità educativa del percorso, così come degli altri Istituti delegati ad ospitarne le classi
definire una sede idonea e propria, necessaria all'esistenza della Scuola stessa

Di conseguenza consideriamo l'approvazione di questa mozione
come una dichiarazione formale in cui

il Presidente del Consiglio di Municipio ed al Consiglio stesso del Municipio bassa ValBisagno si impegnano nel sostenere la suddetta proposta presso l'Ente Comunale e le rappresentanze Amministrative competenti.

Consigliere Municipale
Pittaluga PRC bassaValBisagno

MOZIONE SU CONCENTRAMENTO IN VIA PINETTI DI MOLTEPLICI ATTRATTORI E CRITICITà RISCONTRATE


Municipio bassa ValBisagno

Attenzione di Presidente di Municipio Arch. M.Ferrante

 

Mozione al Consiglio ed alla Giunta di Municipio su problematiche riguardanti viabilità e trasporto pubblico.

 

Oggetto: Richiesta urgente ripristino condizioni di sicurezza stradale a Quezzi, nell’area in corrispondenza del nuovo ascensore di Via P.Pinetti, e riposizionamento strisce

                   

Preso atto che:

 

Dal giorno 07/11/2014 sono stati ultimati i lavori di rifacimento del piazzale antistante via Pinetti.Tali lavori, oltre ad aver eliminato numerosi parcheggi in un’area densamente popolata, non hanno migliorato le condizioni minime di sicurezza per i pedoni e per gli studenti  che frequentano la scuola media G. Govi e la scuola materna ed elementare S. Fontanarossa situate in tale zona.

 

Dato che:

 

Molti sono gli abitanti che hanno constatato mancanza di sicurezza e disagi evidenti anche per gli anziani che vivono nelle abitazioni vicine ad una strada trafficata ad ogni ora del giorno.

Le nuove strisce pedonali, troppo a monte rispetto alla fermata, ravvicinate tra loro, e la cancellazione delle precedenti strisce adiacenti alla fermata della linea 82, creano disagio e pericolo in quanto anziani e ragazzi tendono ad attraversare fuori dall’attraversamento. Inoltre  la fermata della linea 82 e il nuovo capolinea della linea 47 vengono a trovarsi l’una di fronte all’altra creando così, in caso di sosta contemporanea dei due mezzi, una strettoia pericolosa.

Infatti in questo tratto di strada si apre un rettilineo che invita automobilisti e motociclisti incoscienti a superare i limiti di velocità e sorpassi azzardati dei bus alle fermate , ed è noto che i controlli della velocità sono rarissimi anche a fronte dei numerosi incidenti.

 

Visto che:

 

Il nuovo piano stradale per il transito della linea 47 fa si che lo stretto marciapiede utilizzato da genitori e bambini per raggiungere le scuole sopradette, dovendo sostenere anche il flusso dell’utenza, venga a trovarsi a diretto contatto con il percorso del bus in questione con conseguenze che non osiamo immaginare.

Inoltre le strisce pedonali nel primo tratto della nuova corsia di marcia vengono in parte oscurate dai bidoni della raccolta rifiuti  che compromette la visibilità del pedone e la sicurezza nell’attraversamento. 

Considerato ciò:

Ci pare di fatto quantomeno azzardata la predisposizione attuata rispetto ai flussi pedonali, in considerazione del fatto che, oltre ad essere densamente popolata di suo, l'area risulta ora essere forte attrattore dei suddetti flussi. Dovrebbe essere dunque prioritario per l'Amministrazione e l'Azienda l'obbiettivo di privilegiare e tutelare i pedoni e l'utenza dei mezzi pubblici, contestualizzando l'intervento di modifica dell asse tranviario nel territorio che lo subisce. Pensiamo che oltre alle immediate modifiche minime necessarie all'incolumità degli Abitanti, sia utile un periodo sperimentale di prova dell'insieme dell'intervento stesso, e una successiva analisi congiunta tra gli Enti, per verificare ulteriori accorgimenti o misure atte a ottimizzarne i risultati.

Chiediamo a Giunta e ad Assessore competente:

Di attivarsi per realizzare delle modifiche atte a rispondere necessità impellente di migliorare la sicurezza, tenendo presente di quanto hanno individuato gli abitanti e di conseguenza proposto

Ovvero i seguenti interventi congiunti:

  1. Spostamento di una decina di metri più a monte del nuovo capolinea del 47 (Di fronte ascensore) e ripristino di strisce pedonali nel punto esatto del precedente posizionamento.
  2. Applicazione di dissuasori per limitare la velocità di autoveicoli e motocicli provenienti da entrambe le direzioni di marcia.
  3. Posizionare la fermata in salita del bus82 leggermente piu a monte, onde evitare l’incongruo sostare di due mezzi paralleli

Si chiede che questi interventi si svolgano in tempi brevi,  considerando a rischio quotidiano gli anziani ed i bambini, che nelle ore di entrata e uscita dalle scuole risultano numerosi ed in evidente pericolo.

Genova 12 novembre 2014

Giuseppe Pittaluga

Capogruppo PRC/FdS

Municipio bassaValBisagno

martedì 23 dicembre 2014

ancora sulla Scuola G.Govi


Lorsignori san bene ciò che vogliono, e vedono lontano, aspettano nel tempo l'occasione adatta...
E' da tanto tempo che pensano di eliminare quell'edificio dal Patrimonio Pubblico:


DAL PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE A FIRMA P.D. REDATTO NEL LONTANO 2006/7
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6557103
""""""""E non si tratta neppure di effettuare operazioni drastiche e repentine che possano influire negativamente sulla continuità della didattica o sulla tranquillità dei genitori, assodato che le operazioni di ristrutturazione condotte con il buon senso hanno bisogno di alcuni anni, per cui è altamente probabile che né gli alunni, né i docenti debbano subire spostamenti traumatici.
Nella situazione insediativa di Quezzi la riorganizzazione della rete scolastica può invece avere effetti più direttamente sensibili sulla qualità della vita dell’intero quartiere, visto che i pochi spazi strategici disponibili sono proprio quelli dove sorgono le scuole, a partire da quella di via Pinetti che è il baricentro dell’insediamento e che, di contro, soffre dei maggiori problemi strutturali, se non altro per la sua vetusta età. """""""


g,

giovedì 18 dicembre 2014

Commissione sugli Alberi di quartiere



Commissione Municipale di Dicembre sul tema:
Alberi d'alto fusto sul Territorio municipale
Presenti funzionario Comune e quadri Aster


Oltre alcune utili info sull'intervento di potatura e le priorità che lo determinano, si sono evidenziate alcune questioni.
Una è che in Villa Imperiale verranno presto abbattuti ed estirpate alcune essenze arboreee ammalate o morenti e sostituite con piante nuove, di specie differente da quelle espiantate.
Ho chiesto info sui criteri per la sostituzione, tipo compatibilità e tempi:
di positivo pare che ci siano referenti e responsabili certi, cercheremo poi di sapere esattamente chi decide cosa.
Questo mi pare importante dato che ad esempio gli impianti realizzati da Aster nei parchi di Nervi sono stati per lo più fallimentari, creando scompensi naturistici e danni erariali.
Vigileremo affinché nella storica Villa dell'Albero d'Oro questo non accada.


Un altra cosa che emerge è quanto si stia diffondendo l'idea che vada cmq modificato l'aspetto del verde urbano nella parte storica e antica della Città, sostituendo le piante che da un secolo circa occupano gli spazi con piante magari piu adatte al ns terreno, al ns clima, e ai ns spazi.
In line di massima appare un impostazione corretta, addirittura rivendicativa di una estetica dell'urbanistica precedente all'egemonia monarchica dei Savoia. Ricreerebbe in progress, modificando il "disegno" degli spazi verdi insieme al loro stesso contenuto, l'aspetto più mediterraneo che Genova ha sempre avuto, con aranceti, ulivi, canneti....niente di troppo gigante o monumentale, diversamente dalla enormi magnolie, aceri, conifere che oggi ci accompagnano nei viali cittadini


Se non che.... qualcuno pensa che questo possa diventare una modalità di intervento ciclica e definita: cioè che ogni tot di anni la pianta, qualunque essa sia, venga rimossa e sostituita, quale arredo urbano usurato o ormai inadatto a causa della crescita.
Non è esattamente lo stile "genovese" questo.
Anzi, prevedere l'"usa e getta" nel settore Giardini&Foreste mi pare demenziale.
Di sicuro prevede appalti ricchi e appetibili. L'Azienda che se ne occuperà avrà lavoro garantito.
Non avendo il Comune un comparto apposito, verrà tutto esternalizzato, ad Aster o ad altri.
Questa prospettiva ci appare assai meno auspicabile.


In definitiva, come sempre a noi sembra cmq necessario che la regia e la gestione del Verde Cittadino siano nelle mani Pubbliche ed organicamente inserite in un disegno di città vivibile. Su come poi modificare e tutelare il paesaggio urbano si troveranno le soluzioni e le prospettive adatte


RifoComBassaValBisagno



lunedì 15 dicembre 2014

VERBALE RISPOSTA SU FOGNE QUEZZI


RISPOSTA MUNICIPIO SU FOGNE SCOPPIATE A QUEZZI 


Assessore Ivaldi (P.D. - Assetto del Territorio -


Sviluppo Economico - Tutela Ambiente - Interventi Manutentivi,
ricorda che

nella serata di sabato 18 ottobre il Municipio ha segnalato telefonicamente lo stato di
criticità della rete fognaria nella zona a monte di Largo Merlo, al fine di favori
l'intervento di Mediterranea delle Acque. Il lunedì successivo l'Area Tecnica Municipale,
attraverso il proprio responsabile, ha telefonato a Mediterranea delle Acque e nella
giornata di martedì è partita segnalazione scritta, accompagnata da ulteriore telefonata
Il giorno 27 ottobre è stata inviata ancora una segnalazione a Mediterranea delle Acque
per una perdita all'altezza di via Pinetti, unitamente alle altre pervenute all'Area Tecnic
Municipale da parte dei cittadini residenti. Il responsabile di Mediterranea delle Acque,
chiamato telefonicamente dall'Assessore, ha fatto sapere che l'Azienda sta effettuando una
verifica generale sull'intera rete delle acque nere nella zona di Quezzi, posta a monte di
Largo Merlo, che presenta rotture in più punti prodotte dai detriti accumulati dalle piogge
alluvionali che ne ostruiscono il regolare deflusso, per cui non è sufficente il solo utilizzo
dell'autospurgo. E' pertanto necessario intervenire in alveo, ma questa operazione
necessita di alcune condizioni, quali la discesa del livello delle acque nel torrente e la
cessazione delle allerta meteo. La prossima settimana Mediterranea Acque provvederà ad
effettuare gli interventi. Sarà compito del Municipio, conclude l'Assessore Ivaldi, tener
costantemente monitorata la situazione.


Il Presidente Ferrante chiede al Consigliere Pittaluga se è soddisfatto della risposta
ricevuta. Il Consigliere risponde che le spiegazioni dell'Assessore Ivaldi sono risultate
come sempre, molto chiare. Ribadisce però che è necessaria una pianificazione
organica degli interventi sul territorio, che manca dal 2011.






venerdì 12 dicembre 2014

G.Govi. Ancora nessuna risposta...


DALL'ISTITUTO SCOLASTICO MEDIE STATALE G. GOVI, QUEZZI


Genova, 4 dicembre 2014

Al Sindaco M. Doria
Al Dott. R. Damasio
Alla Dott.ssa T. Carpanelli
Al Dott. R. Tedeschi
Al Dott. Arch. M. Ferrante
Al Dott. P. Boero
Al Dott. G. Crivello
Alla Dott.ssa R. Pagano
Alla Dott.ssa R. Monteforte
Al CdI dell'ICQuezzi
All'Ing. R. Galliano
e p.c.
Al Sig. G. Pittaluga
Al Sig. A. Bruno
Al Sig. A. Agostini

La maggioranza (4 astenuti) dei docenti dell'Istituto Comprensivo Quezzi, dichiarano quanto segue.
Noi docenti siamo assolutamente persuasi che la sicurezza debba avere la priorità in tutte le scelte di indirizzo della nostra scuola. Siamo infatti convinti che ogni cosa debba essere fatta con la massima sollecitudine affinché sia favorita, quanto più possibile, la sicurezza dei ragazzi e dei lavoratori che quotidianamente frequentano il plesso Govi, nonché la serenità dei genitori che li hanno iscritti.
Pertanto chiediamo con urgenza che sia resa nota l'eventuale documentazione tecnica circostanziata che attesti la supposta “situazione di pericolo” del plesso Govi e per la quale le Autorità Competenti intendono trasferire, in via definitiva, tale scuola in altro edificio.
Chiediamo altresì chiarimenti dettagliati sulle motivazioni per le quali tale eventuale “situazione di pericolo” - se esiste – non sia mai stata nominata da nessuno fino a quando non ne hanno parlato alcuni genitori in occasione del Consiglio di Istituto del 12 Novembre 2014 (senza peraltro fornire nessun tipo di documentazione tecnica a supporto).
Dal punto di vista didattico (aspetto sicuramente subordinato alla sicurezza ma determinante nella definizione della qualità di una scuola) affermiamo che l'eventuale trasferimento presso la scuola Fontanarossa, provocherebbe numerosi e significativi problemi legati all'organizzazione degli spazi delle scuole: media, primaria e dell'infanzia, generando una promiscuità estremamente problematica dei diversi ordini di scuola e rendendo perciò insicura la scuola al suo interno per la mancata compartimentazione degli ordini di scuola. Tali problemi avrebbero purtroppo una inevitabile ricaduta negativa sulla qualità della didattica di tutti e tre gli ordini di scuola, specialmente per i numerosi alunni con handicap, anche grave, disagio e bisogni educativi speciali, che necessitano di una didattica il più possibile diversificata in modo personalizzato.
Pertanto, nel caso in cui non sia possibile fornire chiarimenti tecnici circostanziati sulla supposta “situazione di pericolo” che ne comprovino la reale esistenza, chiediamo:

·         che vengano effettuati, con la massima urgenza, tutti gli accertamenti tecnici necessari a valutare l'eventuale presenza o meno di situazioni di pericolo del pelsso Govi;
·         che si sospenda temporaneamente la decisione di spostare definitivamente il plesso Govi, in attesa dei risultati di tali accertamenti;
·         che venga elaborato un capitolato dei lavori necessari a permettere l'utilizzo del plesso Govi in caso di Allerta 1.
Riteniamo infatti che, nel caso in cui si decidesse di spostare il plesso senza comprovate relazioni tecniche a supporto, si impegnerebbero importanti e preziose risorse di denaro pubblico per effettuare lavori sulla base di un timore legittimo ma non documentato, che si è espanso ed amplificato a causa della comprensibile e giustificata apprensione di alcuni genitori esasperati dalle ripetute chiusure del plesso durante le recenti allerte meteo 1 e 2.
In attesa di sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti.
La maggioranza dei Docenti dell'IC Quezzi. 

venerdì 5 dicembre 2014

BOSCOPELATO, un anno dopo (..di non so bene quando)



mercoledì 3 dicembre 2014

Scuola Media Statale G.Govi: Quali modifiche e perché.





Genova, 01/12/2014
Comunicata stampa PRC BassaValBisagno, Genova.

 Scuola Media Statale G.Govi: Quali modifiche e perché.


Sappiamo che viene deciso in questi giorni un intervento significativo di modifica della locazione dell'Istituto Scolastico Medie G.Govi, a Quezzi, in Via P.Pinetti, pensando di trasferirne le classi all'interno della vicina Scuola Elementare S.Fontanarossa, per ovviare così a delle criticità esistenti, prima delle quali è la necessaria chiusura dell'atti...vità con la dichiarazione di "allerta 1".
Crediamo che una decisione di questo peso, che riguarda tutta la comunità, non possa essere presa senza un necessario coinvolgimento ed elaborazione partecipata.
Nè preventivamente a questa decisione, magari in tavoli tematici/informativi tra docenti e genitori, nè in altre Sedi, si è avuto un confronto sulle opportunità e sulle alternative praticabili all'Operazione proposta dall Amministrazione, neppure sui costi, economici e non, per affrontarla e realizzarla. Tantomeno si è cercato un confronto con la realtà abitativa.
Confronti necessari per i quali ovviamente occorrono dati certi e un approfondimento adeguato di questi. Condizione che al momento manca
A meno di non voler prevaricare, grazie alla fretta dell'emergenza, qualunque critica o dissenso.
Se vuole essere una decisione condivisa che non porti attriti, conflitto e turbative, interne ed esterne alle dinamiche dell'Istituto, deve venire elaborata in maniera pluralistica.
Considerando l'aspetto urbanistico della locazione prescelta e di quella eventualmente abbandonata e delle conseguenze delle scelte, sui flussi pedonali e veicolari, oltre che all'integrazione dei servizi nel quartiere.
L'aspetto ambientale, verificando quanto le condizioni geologiche del versante siano critiche o meno, sia in quello anticamente urbanizzato alle spalle dell'attuale storica Scuola, sia quello opposto, recentemente edificato, sul quale è insito l'edificio alternativo, versante sul quale sono visibili smottamenti consistenti a monte.
Infine verificando quanto una soluzione idraulica dai costi contenuti potrebbe regimentare ad arte le acque pluviali che scendendo senza controllo dalle terrazze invadono l'Istituto dalla porta finestra sul retro, risanando idraulicamente nel contempo parte dell'area.
Qualora si dovesse comunque trasferire il Plesso, riteniamo che il Patrimonio Immobiliare del Comune non si debba privare dell'edificio in questione, bensì recuperarlo ad un uso sociale e collettivo, in considerazione della sua strutturazione e della centralità nel quartiere, incrementata dal aver trasformato l’area in un crocevia forte attrattore dei flussi pedonali e veicolari locali.



Gruppo Consigliare
Partito della Rifondazione Comunista
Municipio BassaValBisagno
CircoloTerritoriale "dente" Bianchini


POCHI GIORNI DOPO......


Gruppo PRC/FdS Municipio bassa ValBisagno
ART. 37
Interrogazioni a risposta scritta

All'Attenzione di Presidente di Municipio M.Ferrante ed alla Giunta
de Municipio bassa ValBisagno

Oggetto: Criticità  strutturali e/o ambientali presso la Scuola Media Statale G.Govi

Successivamente agli ultimi eventi alluvionali ha preso corpo l'idea di trasferire l'intero plesso scolastico medie statale G. Govi, allocato nello storico edificio di Via Pinetti, a Quezzi, a fronte di non specificate criticità ambientali e strutturali. Decisione questa che pare già esser stata presa, senza consultazioni adeguate

Docenti e genitori si chiedono quanto questa scelta radicale e poco apprezzata sia ineludibile, e quanto questa sia effettivamente confortata da verifiche tecniche sulla struttura e sull'area che la ospita.

Pertanto chiediamo con urgenza che sia resa nota l'eventuale documentazione tecnica circostanziata che attesti la supposta “situazione di pericolo” del plesso Govi e per la quale le Autorità Competenti intendono trasferire, in via definitiva, tale scuola in altro edificio.

In attesa di Vs nuove,
cordialmente, buon lavoro

giovedì 20 novembre 2014

Seduta Municipio bassa ValBisagno :(

Ieri sera, in seduta Municipale, bassa ValBisagno...


la tristissima Maggioranza attualmente succube della Presidenza ha VOTATO COMPATTA E FERREA CONTRO LA PROPOSTA DI "PERCORSO PARTECIPATO" su AREA EX MERCATO, proposto in Mozione da Rifondazione (percorso preso quasi pari da quello realizzato a Bologna da una giunta DS, anni fa)
La proposta era suscettibile di emendamenti, eventuali correzioni, o discussione atta a modifiche ovviamente non strutturali.



 

Come avevo previsto anche le componenti che si richiamano formalmente alla sinistra hanno taciuto e si sOno allineate all'ottusa obbedienza acritica.
Nessun intervento sulla questione, come dire...bocche cucite, ed una unanime contrarietà a quello che davvero al PD fa più paura:
che le persone possano realmente esprimersi, soprattutto su ciò che Lorsignori decidono sia bene.
 

Mozione votata favorevolmente SOLO da PRC/FdS ed M5S
Che si sappia chi sta con chi

Giuseppe


Municipio bassa ValBisagno
Ad Attenzione Presidente di Municipio e Giunta

Mozione da presentare al Consiglio Municipale su:

Oggetto: Prospettive ex MercatoIngrosso Cso Sardegna


Crediamo fondamentalmente che:
per ribadire l'interesse collettivo ed il diritto alla trasparenza, e alla partecipazione degli Abitanti ci sia solo la prospettiva di un "percorso partecipato" reale e tangibile, richiesto con forza da tempo dagli Abitanti

Considerato che:
Questo avviene, nello specifico, se si determinano una serie di passaggi e di priorità essenziali, a ns vedere.
In primo luogo ci pare necessario che TUTTE le componenti, le realtà ( abitative, commerciali, associazionistiche e produttive) vengano individuate o si palesino in modo da costruire un tavolo di lavoro in cui ognuna possa essere rappresentata per il tempo necessario all'elaborazione.

Per far si che:
Il compito iniziale possa essere quello di individuare un comune denominatore rispetto alle differenti esigenze che si porteranno al analisi collettiva. In pratica capire a COSA dovrà rispondere un intervento nello specifico dell'area, individuando altresì i parametri di fondo che motivano un intervento piuttosto che un altro.

In modo che:
Una volta condiviso  l'obiettivo da raggiungere, le risposte che deve dare questo nuovo intervento, si procede per capire in che modo questo possa essere in pratica realizzato.
In pratica COME l'ntervento dovrà farsi.
Verificando le opportune alternative e i probabili progetti di opere compatibili e funzionali alla destinazione, preventivamente decisa, della stessa area.

Chiediamo al Municipio III di promuovere questo percorso con la richiesta di tempi e spazi all'Aministrazione Comunale:
Perché questo si realizzi occorrono spazi adeguati che Amministrazione dovrebbe mettere a disposizione, così come gli strumenti adatti, quali le informazioni, i tecnici contabili, i progettisti e gli ingegneri. E il tempo necessario perché questo possa dimostrarsi produttivo.
A Bologna diversi anni fa  una situazione molo simile alla nostra ha avuto questo iter  e nel giro di due anni si è potuto realizzare un opera col consenso e nell interesse di tutti.

Riteniamo che:
Il Municipio III si debba fare promotore di uno stop ai lavori previsti di abbattimento e modifiche strutturali dell'originale struttura mercato.
Siamo certi che condizione perché si realizzi un percorso partecipato, è il congelamento di qualunque iniziativa di abbattimenti o modifica dell'esistente.

Riteniamo utile che il Municipio III chieda un diverso utilizzo dei fondi comunali destinati:
I Fondi destinati dal Comune all'operazione ExMercato devono essere utilizzati appunto per organizzare il percorso" di cui sopra che ha inevitabilmente dei costi.
Oltre ovviamente a finanziare una vera e netta bonifica dell'area, tendente a togliere tutto quel che è stato aggiunto con gli anni alla struttura originale: cementi, asfalto,  arredi incongrui e costruzioni successive al 1927, oltre che la struttura di copertura dell area.

Riteniamo inutile e fuorviante ora il dibattito su cosa sia meglio tra un park o un'aiula:
In quanto ci pare contraddittorio richiedere modifiche più o meno incisive ad un intervento assolutamente arbitrario e deciso da "qualcuno" senza consultare alcuno sul Territorio,
nel contempo alla richiesta sacrosanta di condivisone e di partecipazione popolare alla progettazione, giacchè questa di fatto è già avvenuta in segreto.

Ci pare altresì compito e mandato del Municipio quello di contrastare qualunque decisione di modifica dell'esistente, se non la bonifica e la pulizia, condizionandola alla attuazione del iter partecipato.
Siamo certi che in seguito ad esso,all'interno della discussione, del confronto ed infine della sintesi, che avverrà, si moduleranno e si medieranno le differenti proposte in base alle reali esigenze,
Da li si determinerà l'esistenza di un Parco Urbano verde o di una piattaforma espositivo/commerciale, o di un polo cultura/servizi, o chissà che altro :)

Questo ci pare trasparente e democratico.
Questa la sintesi della nostra proposta:

Chiediamo che il Consiglio del Municipio bassa ValBisano fermi l'iter dei lavori, escluse bonifiche e pulizie;
dia chiare indicazioni sull'utilizzo dei Fondi destinandoli a realizzare un percorso partecipato;
ed avvii l'iter del percorso, indicato dalle considerazioni di cui sopra.

Giuseppe pittaluga
capogruppo PRC/FdS
Municipio bassa ValBisagno


Genova, 1211/2014

lunedì 17 novembre 2014

memoria e assessori (poco) competenti








Scolmatore del Fereggiano: l’assessore Crivello ha qualche problema di memoria




Auspichiamo che i cittadini riprendano nelle loro mani la responsabilità delle scelte
Chiediamo che diventi prassi consolidata decidere opere in base ad un Dibattito Pubblico
Restiamo un po’ stupiti dalle recenti affermazioni dell’Assessore Crivello circa la sua partecipazione a convegni “a fianco di importanti soloni” in cui “nessuno si è mai alzato in piedi a dire che stavamo compiendo un errore”.



In alcune occasioni di incontro proprio in Municipio alle forti perplessità e alle critiche Egli stesso ha stigmatizzato e marginato ogni dissenso, pur argomentato.
Inoltre sommessamente gli ricordiamo che Egli era presente in una tavola rotonda tenutasi sul finire del convegno da noi organizzato lo scorso Novembre a Palazzo Ducale “Dal dissesto idrogeologico: un’opportunità per la città”.


A quella tavola rotonda era presente uno dei professori citati (Giorgio Roth, della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova) mentre in sala era presente il professor Renzo Rosso del Politecnico dell’Università di Milano.
Ma a quella tavola rotonda era anche presente un esponente dell’associazione “Vivere in collina” di Quezzi (Giuseppe Pittaluga, anche consigliere PRC di Municipio presso la Bassa Valbisagno) che ha avanza da subito forti critiche e pesanti dubbi circa il progetto di scolmatore del Fereggiano, proponendo una soluzione alternativa più economica e di più veloce realizzazione, elaborata con molte delle componenti attive del Territorio


In quella occasione, l’assessore Crivello aveva bollato, prima come ideologica, poi come ormai stucchevole perché superata dagli eventi quella possibilità mentre invece il Professor Roth la aveva definita “una suggestione interessante e stimolante” che però “ad occhio” sembrava non soddisfare le necessità di portata idrologica, invitandoci a fare un po’ di conti.




Da persone serie quali siamo, abbiamo preso alla lettera la raccomandazione di Giorgio Roth ed abbiamo applicato normativa tecnica a giuridica all’idea, verificando che, in effetti, avevamo ragione noi. Tale soluzione alternativa verrà da noi presentata il giorno 18 Novembre presso il locale in Cso Sardegna, fronte ingresso sud exMercato, di fianco la banca carige, insieme a tuti i dubbi e le contrarietà a quanto proposto dall’Amministrazione Comunale.



 Da questa vicenda scaturisce, secondo noi, un’importante lezione: i cittadini non si devono più fidare di “dibatti durati mesi” o anche anni, da cui sono stati sostanzialmente esclusi. I soldi per questo tipo di opere provengono dal contribuente e quindi questi deve essere messo nelle condizioni migliori per capire cosa sta finanziando con le sue tasse. Non ne possiamo più di tecnici prezzolati che assecondano ogni tipo di indicazione politica e di politici che a loro volta presentano queste opere come salvifiche ed uniche possibili.


E questo non vale solo per lo scolmatore del Fereggiano. Chiediamo che anche lo scolmatore del Bisagno sia sottratto a dibattiti elitari e spesso asfittici, ben sapendo che professori da noi stimati, quali Roth e Rosso, si sono espressi a suo favore. Volgiamo cioè che il metodo di discussione e scelta cambi in modo profondo a chiediamo che le opere – tutte – siano soggette a Dibattito Pubblico.




WWF Genova
Amici di Ponte Carega
VivereInCollina Quezzi


(ps.....l'incontro è rinviato ai primi di dicembre x indisponibilità di un relatore, scusate, grazie, g, )

lacrime di coccodrillo

ANTONIO BRUNO, Consigliere FdS in Comune




L'alluvione del 15 novembre conferma, come ha sottolineato il Sindaco di Genova Marco Doria, la fragilita' del territorio genovese e della Liguria tutta.
Decenn...i di incuria e urbanizzazione non attenta al territorio ci hanno reso incapaci di affrontare un lieve cambiamento climatico, che ha comportato un amìumento dei fenomeni piovosi.
Per la nostra societa' ogni pioggia, un po' piu' intensa, si trasforma in alluvione dagli esiti tragici e dal costo sociale ed economico insostenibile.
E' necessario prenderne atto e agire di conseguenza.

Il primo passo e' contrastare a tutti i livelli le politiche di austerita' che, mantenendo intatti privilegi dei poteri forti finanziari e spese militari, impoveriscono gli enti locali di risorse.
Versano lacrime di coccodrillo coloro che lamentano la scarsita' di risorse per i lavori di somma urgenza per ripristinare frane (o che lamentano la mancanza di vigili da impiegare sul territorio) e che appoggiano e sostengono le forze politiche che sosterranno la manovra di stabilita' del governo Renzi, che taglia i finanziamenti ai servizi pubblici, cercando di consegnarli alle speculazioni dei privati.
Moltissimi danni sono dovuti all'incuria del territorio, a una politica che non favorisce gli insediamenti agricoli nell'entroterra, alle strade di cantiere costruite in fretta e furia senza cunette e scoli funzionali.
La prima priorita' e' intervenire per la regimazione delle acque dei versanti, senza aspettare che arrivino centinaia di milioni per opere idrauliche faraoniche.
Va invertito l'approccio: le acque vanno rallentate, non favorite, nel deflusso verso il mare.
La priorita' va quindi a bacini di laminazione, riforestazione, adeguamento delle sezioni idrauliche, scoperchiamento dei torrenti, deimpermeabilizzaione delle aree golenali oggi occupate da strade e immobili.
Mi chiedo se i Piani di Bacino (in particolare quello del Bisagno) sono ancora attuali.
Perche' non prende in considerazione lo scoperchiamento di viale Brigate Partigiane, analogamente a quanto e' avvenuto in altre citta' europee?
La proposta di scolmatore del Bisagno tiene conto della necessita' di diminure l'imperabilizzaizone del terreno a valle o scoraggia questi interventi come ha fatto in questi decenni?
Perche' elimina ogni intervento per frenare il deflusso delle acque da parte degli affuenti, condannandoli al degrado e all'abbandono in attesa della Grande Opera?
Cosa ci azzecca lo scolmatore del Fereggiano (votato da qtutto il consiglio comunale - quasi - con l'astensione dei 5 Stelle)? Non e' in contrasto con quello del Bisagno?
Perche' si e' scelto di non allargare il tracciato sotto via Monticelli e perfezionare l'immissione nel Bisagno che oggi arriva "storta" (e coem al solito occuparsi dei versanti)?
Si sta discutendo il nuovo Piano Urbanistico Comunale: e' l'occasione per eliminare tutti quegli interventi che "incasinano" il territorio e favorire l'allontanamento dalle zone a rischio idrogeologico. Opportunamente la proposta non prevede alcuna nuova costruzione nelle aree allagabili.
Ci sono progetti in corso d'opera.
Sono stati approvati prima dei disastri di questo mese.
Il Sindaco Doria intervenga per tutelare l'interesse pubblico (l'incolumita' pubblica) e blocchi quegli interventi che appesantiscono il territorio fragile (progetto Bricoman, parcheggio via Cadighiara, eviti il tombamento del rio Ca' de Rissi nell'ambito dell'operazione Boero, preveda che qualunque cosa vada agli Erzelli non aumenti la permeabilita' di quel territorio, oltre a prevedere trasporto pubblico in sede propria.
Si smetta di farci perdere tempo con la Gronda autostradale, che prevede restringimenti di alvei di torrenti sia in fase di costruzione (slurrydotto dentro il Polcevera) che definitiva e comunque prevede nuovo cemento nelle colline che sono franate.
Si convertano i finanziamenti iniziali per l'alta velocita' Fegino-Tortona nel miglioramento del trasporto pubblico ferroviario che consenta un minor uso dell'auto privata.

mercoledì 12 novembre 2014

EX MERCATO Cso SARDEGNA, guai a far sapere....





Credo che per ribadire l'interesse collettivo ed il diritto alla trasparenza e alla partecipazione degli abitanti ci sia solo la strada di una forte richiesta di "percorso partecipato" reale e tangibile.

Questo avviene se si determinano una serie di passaggi e di priorità essenziali, a mio vedere.
In primo luogo è necessario che TUTTE le componenti, le realtà ( abitative, commerciali, associazionistiche e produttive) vengano individuate o si palesino in modo da costruire un tavolo di lavoro in cui ognuna possa essere rappresentata per il tempo necessario all'elaborazione.

Il compito iniziale sarà quello di individuare un comune denominatore rispetto alle differenti esigenze ce si porteranno al analisi collettiva. In pratica capire a cosa dovrà rispondere un intervento nello specifico dell'area, individuando altresì i parametri di fondo che motivano un intervento piuttosto che un altro.

Una volta condiviso  l'obiettivo da raggiungere, le risposte che deve dare questo nuovo intervento, si procede per capire in che modo questo possa essere in pratica realizzato.
Verificando le opportune alternative e i probabili progetti di opere compatibili e funzionali alla destinazione, preventivamente decisa, della stessa area.

Perché questo si realizzi occorrono spazi adeguati che Amministrazione dovrebbe mettere a disposizione, così come gli strumenti adatti, quali le informazioni, i tecnici contabili, i progettisti e gli ingegneri. E il tempo necessario perché questo possa dimostrarsi produttivo.
A Bologna diversi anni fa  una situazione molo simile alla nostra ha avuto questo iter  e nel giro di due anni si è potuto realizzare un opera col consenso e nell interesse di tutti.

Ma condizione perché cio si realizzi è, a nostro dire, il congelamento di qualunque iniziativa di abbattimenti o modifica dell'esistente.

I Fondi destinati dal Comune all'operazione ExMercato devono essere utilizzati appunto per organizzare il percorso" di cui sopra che ha inevitabilmente dei costi. Oltre ovviamente a finanziare una vera e netta bonifica dell'area, tendente a togliere tutto quel che è stato aggiunto con gli anni alla struttura originale: cementi, asfalto,  arredi incongrui e costruzioni successive al 1927, oltre che la struttura di copertura dell area.

In quanto ci pare contraddittorio richiedere modifiche più o meno incisive ad un intervento assolutamente arbitrario e deciso da "qualcuno" senza consultare alcuno sul Territorio,
nel contempo alla richiesta sacrosanta di condivisone e di partecipazione popolare alla progettazione, giacchè questa di fatto è già avvenuta in segreto.

Ci pare inevitabile contrastare qualunque decisione di modifica dell'esistente, se non la bonifica e la pulizia, condizionandola alla attuazione del iter partecipato.

Poi all'interno della discussione, del confronto ed infine della sintesi, che avverrà si moduleranno e si medieranno le differenti proposte in base alle reali esigenze,
da li si determinerà l'esistenza di un Parco Urbano verde o di una piattaforma espositivo/commerciale, o di un polo cultura/servizi, o chissà che altro :)

Questo ci pare trasparente e democratico.
Questa la sintesi della nostra proposta.

Giuseppe pittaluga
capogruppo PRC municipioII
circolo PRC "dente" bianchini
piazza romagnosi 1


TATTARATTATTA' !!!! LA RISPOSTA.... NON SI FA ATTENDERE


Ieri sera, in seduta Municipale, bassa ValBisagno...
la tristissima Maggioranza attualmente succube della Presidenza ha VOTATO COMPATTA E FERREA CONTRO LA PROPOSTA DI "PERCORSO PARTECIPATO" su AREA EX MERCATO, proposto in Mozione da Rifondazione (percorso preso quasi pari da quello realizzato a Bologna da una giunta DS, anni fa)
La proposta era suscettibile di emendamenti, eventuali correzioni, o discussione atta a modifiche ovviamente non strutturali.




 

Come avevo previsto anche le componenti che si richiamano formalmente alla sinistra hanno taciuto e si sOno allineate all'ottusa obbedienza acritica.
Nessun intervento sulla questione, come dire...bocche cucite, ed una unanime contrarietà a quello che davvero al PD fa più paura:
che le persone possano realmente esprimersi, soprattutto su ciò che Lorsignori decidono sia bene.
 

Mozione votata favorevolmente SOLO da PRC/FdS ed M5S
Che si sappia chi sta con chi

Giuseppe


emergenze autunnali

Ad attenzione di :
area Tecnica
Municipio bassa ValBisagno

Oggetto:
segnalazione criticità

Buongiorno,

scrivo per segnalarVi un problema già riscontrato in altre occasioni, perciò credo ormai croniconelle giornate di pioggia intensa
In una piovosa mattina, intorno alle 8, ho attraversato tutta Corso Sardegna a piedi. Pioveva copiosamente e ho potuto constatare che, a un mese dall'alluvione, almeno due tombini di Corso Sardegna, quelli nel tratto tra la scuola Maria Ausiliatrice e il distributore Q8, sono completamente chiusi.  Non si tratta di  un tappo causato dalle foglie ma interno. Il risultato è che i passanti si bagnano oltre le caviglie, oppure passano i mezzo alla careggiata.
Comunque per i pedoni il momento più drammatico del percorso è costituito dal passaggio attraverso il tunnel fra Corso Sardegna e Corso Torino, andando in direzione mare. Sul tratto di strada prospiciente  il marciapiede si è formata un'enorme pozza d'acqua, parzialmente interrotta al centro e che riprende verso la fine del tunnel. Le automobili nel passare alzano un'onda che può arrivare anche a un metro d'altezza. Sono riuscito a passare indenne solamente grazie alla cortesia di un automobilista che, accortosi della situazione, si è praticamente fermato, bloccando la colonna dei veicoli.
Non sono problemi di oggi che rimangono però ad oggi insoluti, insieme alle decine di criticità quotidiane legate al dissesto idrico.
Per quanto poco si possa fare con le risorse del Municipio, sarebbe auspicabile un intervento risolutivo su queste due evidenti problematiche,
Grazie per l'attenzione e per la disponibilità,
cordialmente,
buon lavoro

giuseppe pittaluga
capogruppo prc
municipio bassa valbisagno

martedì 11 novembre 2014

domande retoriche



Al Sig. Presidente Consiglio Municipio III bassa ValBisagno

Dott. Massimo Ferrante

INTERROGAZONE A RISPOSTA IMMEDIATA EX ART 35 DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI MUNICIPALI

Oggetto: prevenzione e conoscenza delle situazioni di criticità dovuta alle piogge stagionali.


Ribadiamo che appresso alla progettazione di interventi particolarmente consistenti è necessaria una costante attenzione nella quotidianità così come una pianificazione mirata a razionalizzare e regimentare le centinaia di infiltrazioni , falde, rivi piovani, di cui è impregnato il territorio, necessaria quanto e più di alcuni palliativi già previsti, per permettere agli abitanti lo svolgimento delle attività quotidiane.


Oggi a tre anni dal 2011 e a pochi giorni dall'ennesima tragedia, dopo mille parole su di un territorio ricco di criticità idrrogeologiche

Chiediamo alla Giunta Municipale ed al Assessore competente:
che venga reso noto nei dettagli, quale che sia a questo punto, lo stato dell'arte rispetto alla prevista mappatura dei rivi, tombinati, intubati o ancora liberi, e delle sorgive nel territorio di competenza del nostro Municipio.

Certi della Vs attenzione, dovuta alle tematiche trattate,
cordialmente

Giuseppe Pittaluga
Capogruppo PRC
Municipio bassa ValBisagno

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All'attenzione di
Consiglio di Municipio
Gruppo Consiliare: Rifondazione Comunista/ F.d.S

Al Sig. Presidente Consiglio Municipio III bassa ValBisagno
Dott. Massimo Ferrante

INTERROGAZONE A RISPOSTA IMMEDIATA EX ART 35 DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI MUNICIPALI

Oggetto: situazioni di criticità quotidiana dovuta allo stato precario delle fognature.

Legato alla questione idrica appare evidente il problema delle fogne scoppiate, danneggiate o confluite inavvertitamente nelle condotte per l'acqua bianca. 
Solo nel tratto a monte del Fereggiano sono almeno tre le fogne che evidentemente sfociano nell'alveo direttamente. Una all'altezza del bar/latteria di Via Pinetti, un altra sotto la nuova copertura a monte di lago Merlo, ed una ennesima all'altezza di Pedegoli.
Altre situazioni analoghe si riscontrano in altri siti, confluendo i liquami nelle caditoie piovane, come Via del Molinetto, è difficile stabilirne la provenienza. sarebbe in questo caso necessaria una verifica generale.
La situazione, nel perdurare, sta oggettivamente mettendo a rischio l'incolumità igienico sanitaria degli abitanti oltreché degradare ulteriormente l'ambiente.

Auspicando che la stessa Giunta Municipale eserciti la corretta pressione verso l'Amministrazione centrale afinche si persegua una pianificazione di intervento su rivi, acque bianche, acque nere, concertata tra gli Enti che dell'acqua in città si occupano; 
chiediamo intanto alla Giunta ed al Assessore competente:
quali gli interventi previsti, con quali modalità e quali tempi, atti a risolvere le criticità più urgenti quali quelle descritte sopra.

Certi di una pronta e attenta risposta,
cordialmente

Giuseppe Pittaluga
Capogruppo PRC
Municipio bassa Valbisagno  































giovedì 16 ottobre 2014

promemoria alluvioni




alle sorgenti del Fereggiano...


Lo specifico del Fereggiano
Undici milioni è costata la "messa in sicurezza" del Fereggiano. Artefice la Regione, Commissario governativo Burlando (ora dimessosi)
Responsabile del"imbuto"creato nel alveo, concausa nel esondazione 2011.
L operazione ha avuto molti risvolti urbanistico/edilizi, forse piu che idrogeologici ...
In parte ne è coinvolto pure il nuovo ascensore.
L Amministrazione Comunale da canto suo ha dimenticato ogni piccolo.medio intervento in collina e sui versanti, aumentando con edilizia privata il carico e con accessi e strade l impermeabilità, senza nessuna cautela o tutela rispetto al rischio già del esistente.
Quando ha avuto fondi per intevenire incisivamente ha optato per l ennesima poco risolutiva, comoda e ruffiana al governo, Grande Opera ridimensionata: un mini scolmatore usa e getta. Dopodiche Ponzio Pilato fa scuola.


 Giuseppe



ps........ Come stanno dimostrando i fatti, il pericolo arriva alle spalle, dalle colline violentate e perforate da cemento e asfalto. Le stesse colline su cui i dirigenti... comunali di Edilizia Privata concedono permessi per ogni nefandezza, sostenuti da una amministrazione in mano ai peggio referenti della speculazione cittadina:
assessore lavori pubblici e vice sindaco...
C.V.D.

g,

alluvione ottobre 2014



L'Acqua,... L'acqua è una costante del paesaggio e della storia di questi dintorni; sembra che poco possa prescindere dalla compagna presenza dell'acqua, della pioggia, dei Rii, delle sorgenti e dei mille rivoli che con la pioggia si moltiplicano a volte con forza e si portano via cose e ricordi, lasciando a memoria l' umidità, che rimane nell'aria, nelle cose, fino nelle pietre...
Da sempre qui si fanno i conti con l'acqua, a volte son conti in attivo come per le bugaixe ed i mulini, i frantoi, gli abbeveratoi...
a volte invece le si paga il dazio
Dovrebbero pensarci prima di abbattere, modificare, costruire,

Io non voglio la Messa in Sicurezza del Bisagno,
non voglio che mi rubino il fiume che dà il nome alla Valle,
non voglio che ne prosciughino l alveo e lo nascondano sotto una enorme piastra di cemento,
non voglio asfalto ed edifici dove il correr via dell'acqua è la nostra salvezza,
non voglio perdere per sempre quel che da sempre è nostro,
non voglio che "valorizzino" così la mia città: in questo modo hanno divorato la Liguria intera.

La sicurezza per Lorsignori è questo.                                                                                          
È l affare nuovo da dare alle grandi imprese voraci di appalti pubblic, magari snelliti dai controlli.


Io voglio il risanamento del territorio, la salvaguardia del paesaggio,
voglio recuperare e ricostruire un ambiente di lavoro e di vita salubre, da tutti i punti di vista,
voglio che la foce del Bisagno sia larga e visibile, che il suo corso sia ampio come lo era, che consenta alla pioggia di raggiungere il mare,
voglio che il suo alveo sia sgombro da  assurdi grattaceli,
voglio che il greto del fiume sia lasciato ai germani reali e ai campetti da bocce quando è asciutto, e alla corsa dell acqua quando è in piena,
voglio che il Bisagno lo si possa attraversare su dei bei ponti e che sia libero da strade e coperture.

voglio vedere e capire, reimparare a conviverci ed accettare la sua importante presenza.
Ci hanno portato via il fiume lasciandoci in cambio la paura.
Voglio che restituiscano i fiumi alla città,                                                                                   
passerà anche la paura.


Giuseppe